ZERINOTUSS*SCIR 200ML 30MG/5ML
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DENOMINAZIONE
ZERINOTUSS 30 MG/5 ML SCIROPPO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati per la tosse e le malattie da raffreddamento: sedativi della tosse.
PRINCIPI ATTIVI
100 ml di soluzione contengono. Principio attivo: levodropropizina 600 mg. Eccipienti con effetti noti: saccarosio e paraidrossibenzoati. Pe r l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Saccarosio, metil-para-idrossibenzoato, propil-para-idrossibenzoato, a cido citrico monoidrato, sodio idrossido, aroma ciliegia, acqua depura ta.
INDICAZIONI
Terapia sintomatica della tosse.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti elencati al paragrafo 6.1. La somministrazione del farmaco deve ess ere evitata nei pazienti con broncorrea e con ridotta funzionalita' mu cociliare (sindrome di Kartagener, discinesia ciliare). Gravidanza e a llattamento (vedere paragrafo 4.6 "Gravidanza e allattamento"). Non so mministrare a bambini di eta' inferiore a 2 anni.
POSOLOGIA
Nella confezione e' annesso un bicchiere dosatore con tacche corrispon denti a 3, 5 e 10 ml. Per aprire la confezione e' necessario premere c on forza il tappo e ruotare contemporaneamente in senso antiorario. Ad ulti: 10 ml di sciroppo fino a 3 volte al giorno ad intervalli di alme no 6 ore. Bambini: 10-20 kg 3 ml 3 volte al giorno; 20-30 kg 5 ml 3 vo lte al giorno. Il trattamento dovrebbe essere continuato fino alla sco mparsa della tosse. Tuttavia, se dopo 2 settimane di terapia la tosse dovesse ancora essere presente, e' consigliabile interrompere il tratt amento e chiedere consiglio al medico. Infatti la tosse e' un sintomo e andrebbe studiata e trattata la patologia causale. Popolazione pedia trica . Non somministrare a bambini di eta' inferiore a 2 anni (vedere paragrafo 4.3).
CONSERVAZIONE
Il medicinale deve essere conservato a temperatura inferiore a 25 grad i C.
AVVERTENZE
L'osservazione che i profili farmacocinetici della levodropropizina no n sono marcatamente alterati nell'anziano suggerisce che correzioni di dose o modifiche degli intervalli tra le somministrazioni possono non essere richiesti nella terza eta'. In ogni caso, alla luce dell'evide nza che negli anziani la sensibilita' a vari farmaci e' alterata, spec iale cautela dovrebbe essere usata quando levodropropizina e' somminis trata a pazienti anziani. Si consiglia di usare cautela nei pazienti c on insufficienza renale grave (clearance della creatinina al di sotto di 35 ml/min). Si consiglia di usare cautela anche in caso di contempo ranea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sens ibili (vedere paragrafo 4.5 "Interazioni"). I farmaci antitosse sono s intomatici e devono essere usati solo in attesa della diagnosi della c ausa scatenante e/o dell'effetto della terapia della patologia sottost ante. In assenza di informazioni sull'effetto dell'assunzione di cibo sull'assorbimento del farmaco, e' consigliabile assumere il farmaco lo ntano dai pasti. Zerinotuss tosse secca sciroppo non contiene glutine; pertanto puo' essere somministrato a pazienti affetti da celiachia. I nformazioni importanti su alcuni eccipienti. Questo medicinale contien e 4 g di saccarosio per dose (10 ml): i pazienti affetti da rari probl emi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di gluc osio-galattosio, o da insufficienza di sucrasiisomaltasi, non devono a ssumere questo medicinale. Da tenere in considerazione per la somminis trazione a soggetti affetti da diabete mellito. Il medicinale contiene metil para-idrossibenzoato e propil para-idrossibenzoato, i quali pos sono causare reazioni allergiche (anche ritardate), tipo la dermatite da contatto e raramente reazioni immediate con manifestazione di ortic aria e broncospasmo.
INTERAZIONI
Gli studi di farmacologia animale hanno dimostrato che levodropropizin a non potenzia l'effetto farmacologico di sostanze attive sul sistema nervoso centrale (es. benzodiazepine, alcool, fenitoina, imipramina). Nell'animale il prodotto non modifica l'attivita' di anticoagulanti or ali, quali la warfarina e neppure interferisce sull'azione ipoglicemiz zante dell'insulina. Negli studi di farmacologia umana l'associazione con benzodiazepina non modifica il quadro EEG. E' necessario tuttavia usare cautela in caso di contemporanea assunzione di farmaci sedativi in individui particolarmente sensibili (vedere paragrafo 4.4 "Avverten ze speciali e precauzioni di impiego"). Dagli studi clinici non risult a alcuna interazione con farmaci usati nel trattamento di patologie br oncopolmonari quali beta2-agonisti, metilxantine e derivati, corticost eroidi, antibiotici, mucoregolatori e antistaminici.
EFFETTI INDESIDERATI
Durante il trattamento con levodropropizina si possono verificare palp itazioni, tachicardia, nausea, vomito, diarrea, eritema. Le reazioni r iportate come serie sono orticaria e reazione anafilattica. La maggior parte delle reazioni avverse che si verificano in seguito all'assunzi one di levodropropizina sono non gravi e i sintomi si sono risolti con la sospensione della terapia e, in alcuni casi, con trattamento farma cologico specifico. Le reazioni avverse riscontrate (incidenza non con osciuta) sono le seguenti: Patologie dell'occhio. Midriasi, cecita' bi laterale. Disturbi del sistema immunitario. Reazioni allergiche e anaf ilattoidi, edema palpebrale, edema angioneurotico, orticaria. Disordin i psichiatrici. Nervosismo, sonnolenza, alterazione della personalita' oppure disturbo della personalita'. Patologie del sistema nervoso. Si ncope, capogiro, vertigini, tremori, parestesia, convulsione tonico-cl onica e attacco di piccolo male, coma ipoglicemico. Patologie cardiach e. Palpitazioni, tachicardia, bigeminismo atriale. Patologie vascolari . Ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Disp nea, tosse, edema del tratto respiratorio. Patologie gastrointestinali . Dolore gastrico, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea. Patolog ie epatobiliari. Epatite colestatica. Patologie della cute e del tessu to sottocutaneo. Orticaria, eritema, esantema, prurito, angioedema, re azioni della cute, glossite e stomatite aftosa, epidermolisi. Patologi e del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Debolezza d egli arti inferiori. Patologie sistemiche e condizioni relative alla s ede di somministrazione. Malessere generale, edema generalizzato, aste nia. Popolazione pediatrica. E' stato segnalato un caso di sonnolenza, ipotonia e vomito in un neonato dopo assunzione di levodropropizina d a parte della madre nutrice. I sintomi sono comparsi dopo la poppata e si sono risolti spontaneamente sospendendo per alcune poppate l'allat tamento al seno. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segn alazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'auto rizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitor aggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli ope ratori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa s ospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www .agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gli studi di teratogenesi, riproduzione e fertilita' cosi' come quelli peri e post natali non hanno rivelato effetti tossici specifici. Tutt avia, poiche' negli studi tossicologici nell'animale alla dose di 24 m g/kg si e' osservato un lieve ritardo nell'aumento di peso corporeo e nella crescita e poiche' levodropropizina e' in grado di superare la b arriera placentare nel ratto, l'uso del farmaco e' controindicato nell e donne che intendono diventare o sono gia' gravide poiche' la sua sic urezza d'impiego non e' documentata (vedere paragrafo 4.3 "Controindic azioni"). Gli studi nel ratto indicano che il farmaco si ritrova nel l atte materno fino ad 8 ore dalla somministrazione. Percio' l'uso del f armaco durante l'allattamento e' controindicato.
