VEGEDOL*20CPR RIV 400MG
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DENOMINAZIONE
VEGEDOL 400 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci antinfiammatori ed antireumatici, non steroidei, derivati dell 'acido propionico.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 400 mg di ibuprofene (come 684 mg di ibuprofene lisina). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina silicizzata, copovi done, sodio amido glicolato (tipo A), stearato di magnesio. Film di ri vestimento: Opadry 200 Bianco 200F280000 (polivinile alcool parzialmen te idrolizzato; biossido di titanio [E171]; polietilenglicole 4000; ta lco; acido metacrilico-etile acrilato copolimero (1:1); sodio idrogeno carbonato).
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico a breve termine del dolore da lieve a moderato , come mal di testa, emicrania, mal di denti, dismenorrea, dolore musc olare, dolore lombare, dolore reumatico, febbre e sintomi associati a raffreddore e influenza. Vegedol 400 mg compresse rivestite con film e ' indicato per l'uso negli adulti e negli adolescenti di eta' superior e ai 12 anni e peso di almeno 40 kg.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti elencati al paragrafo 6.1; pazienti che hanno manifestato in preced enza reazioni di ipersensibilita' (ad esempio, broncospasmo, asma, rin ite, angioedema od orticaria) in risposta all'aspirina (acido acetilsa licilico) o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); mal attia attiva o anamnesi di ulcera peptica/sanguinamento peptico ricorr ente (due o piu' episodi distinti documentati di ulcerazione o sanguin amento); anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, c orrelati a precedenti trattamenti con FANS; severa insufficienza cardi aca (IV classe NYHA), renale o epatica (vedere paragrafo 4.4); ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6); pazienti con emorragia cerebrovascolare, o altro sanguinamento attivo; pazienti con disturbi non chiariti nella formazione del sangue; pazienti con disidratazione grave (causata da vomito, diarrea o apporto insufficiente di fluidi); adolescenti con peso corporeo inferiore a 40 kg e bambini al di sotto dei 12 anni di eta'.
POSOLOGIA
Posologia: la dose efficace piu' bassa deve essere usata per il period o piu' breve necessario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Adulti e adolescenti >= 40 kg (12 anni di eta' o superiore): se nei b ambini e adolescenti di eta' compresa tra 12 e 18 anni questo medicina le e' richiesto per piu' di 3 giorni, o se i sintomi peggiorano, deve essere consultato un medico. Negli adulti, il paziente deve consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano o se il medicinale e' richiesto per piu' di 5 giorni per il trattamento del dolore e per piu ' di 3 giorni per il trattamento di emicrania o febbre. La dose raccom andata e' di 1 compressa, assunta con acqua, fino a tre volte al giorn o se necessario. Lasciare passare almeno 6 ore tra le dosi. Non prende re piu' di 3 compresse (1200 mg di ibuprofene) in un periodo di 24 ore . Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Gruppi s peciali di pazienti. Popolazione pediatrica: Vegedol e' controindicato negli adolescenti di peso inferiore a 40 kg o nei bambini d'eta' infe riore a 12 anni (vedere paragrafo 4.3). Anziani: non e' necessario alc un aggiustamento particolare della dose. Dato il possibile profilo deg li effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4), si raccomanda di monit orare gli anziani con particolare attenzione. Compromissione renale: n on e' necessaria alcuna riduzione della dose nei pazienti con compromi ssione lieve-moderata della funzione renale (per i pazienti con insuff icienza renale grave, vedere paragrafo 4.3). Compromissione epatica (v edere paragrafo 5.2): non e' necessaria alcuna riduzione della dose ne i pazienti con compromissione lieve-moderata della funzione epatica (p er i pazienti con disfunzione epatica grave, vedere paragrafo 4.3). Mo do di somministrazione: per somministrazione orale e solo per uso a br eve termine. La compressa rivestita con film deve essere assunta con a cqua. Si raccomanda ai pazienti con stomaco sensibile di prendere Vege dol con il cibo.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose min ima efficace per il minor periodo di tempo necessario a controllare i sintomi (vedere di seguito le sezioni sui rischi GI e quelli cardiovas colari). Gli anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmente sanguinamento e perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali. Effetti respiratori: ci puo' essere aggrav amento del broncospasmo nei pazienti affetti da, o con anamnesi di asm a bronchiale o malattia allergica. Altri FANS: l'uso di ibuprofene in concomitanza con i FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloss igenasi-2 va evitato (vedere paragrafo 4.5). LES e malattia mista del tessuto connettivo: i pazienti affetti da Lupus eritematoso sistemico e malattia mista del tessuto connettivo - hanno un rischio aumentato d i meningite asettica (vedere paragrafo 4.8). Effetti renali: i pazient i con compromissione della funzione renale possono sviluppare un ulter iore peggioramento della funzione renale (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Effetti epatici: disfunzione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Ef fetti cardiovascolari e cerebrovascolari: si richiede cautela (discute re con il medico o il farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, poi che' la terapia con FANS e' stata associata a ritenzione di fluidi, ip ertensione ed edema. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofen e, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infar to del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non s uggeriscono che una bassa dose di ibuprofene (es. <= 1200 mg/die) sia associata a un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I p azienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca conge stizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trat tati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione e si devono e vitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di avviare al trattamento a lungo termine di pa zienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertens ione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofe ne. Sono stati segnalati casi di sindrome di Kounis in pazienti tratta ti con Vegedol. La sindrome di Kounis e' caratterizzata da sintomi car diovascolari secondari a una reazione allergica o da ipersensibilita' associata alla costrizione delle arterie coronarie e che potenzialment e porta all'infarto del miocardio. Fertilita' femminile compromessa: c i sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la cicloossigenasi /sintesi delle prostaglandine possono causare una compromissione della fertilita' femminile per effetto sull'ovulazione. Questo e' reversibi le dopo l'interruzione del trattamento. Effetti gastrointestinali: i F ANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con anamnesi di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche ' tali condizioni possono aggravarsi (vedere paragrafo 4.8). Con tutti i FANS sono stati segnalati sanguinamento, ulcerazione o perforazione GI potenzialmente fatali, in qualsiasi momento durante il trattamento , con o senza sintomi di preavviso o con una precedente anamnesi di ev enti GI. Il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione GI e' maggiore con l'uso di dosi crescenti di FANS, nei pazienti con anamne si di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (v edere paragrafo 4.3), e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la dose piu' bassa disponibile. I pazienti con ana mnesi di tossicita' GI, in particolare gli anziani, devono segnalare q ualsiasi sintomo addominale inusuale (in particolare sanguinamento GI) soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento. Prestare cautela nei pazienti trattati con medicinali concomitanti che potrebbero aumentar e il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come ad esempio corticost eroidi orali, anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi del la ricaptazione della serotonina, o agenti antiaggreganti piastrinici come l'aspirina (acido acetilsalicilico) (vedere paragrafo 4.5). In ca so di sanguinamento o ulcerazione GI nei pazienti che assumono ibuprof ene, il trattamento deve essere interrotto. Reazioni avverse cutanee g ravi (SCAR): reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), incluse dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson (SJS), ne crolisi epidermica tossica (TEN), reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS), e pustolosi esantematica acuta g eneralizzata (PEAG), che possono essere pericolose per la vita o fatal i, sono state riportate in associazione con l'uso di ibuprofene (veder e paragrafo 4.8). La maggior parte di queste reazioni si e' verificata entro il primo mese. Qualora dovessero manifestarsi segni e sintomi s uggestivi di queste reazioni, il trattamento con ibuprofene deve esser e sospeso immediatamente e deve essere preso in considerazione un trat tamento alternativo (come appropriato). Eccezionalmente, la varicella puo' causare gravi complicanze infettive della cute e dei tessuti moll i. Ad oggi, il ruolo contributivo dei FANS nel peggioramento di queste infezioni non puo' essere escluso. Pertanto, si consiglia di evitare l'uso di Vegedol in caso di varicella. Altre note. Prestare cautela ne i pazienti: con disturbo congenito del metabolismo della porfirina (ad esempio, porfiria intermittente acuta); subito dopo un intervento di chirurgia maggiore; con disidratazione; che hanno avuto ipersensibilit a' o reazioni allergiche ad altre sostanze, poiche' possono essere a m aggior rischio per reazioni di ipersensibilita' con Vegedol; chi soffr e di raffreddore da fieno, polipi nasali o malattie respiratorie ostru ttive croniche, poiche' presentano un rischio maggiore di reazioni all ergiche. Queste possono presentarsi sotto forma di attacchi d'asma (la cosiddetta asma da analgesici), edema di Quincke od orticaria. In rar i casi sono state osservate reazioni di ipersensibilita' acuta grave ( ad esempio shock anafilattico). Ai primi segni di reazione di ipersens ibilita' dopo assunzione di Vegedol, la terapia deve essere interrotta . Misure necessarie dal punto di vista medico, adeguate alla sintomato logia devono essere avviate da personale competente. Ibuprofene, il pr incipio attivo di Vegedol, puo' inibire temporaneamente la funzionalit a' piastrinica (aggregazione dei trombociti). Pertanto, si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti con disturbi della coagulazione.
INTERAZIONI
Aspirina (acido acetilsalicilico): la somministrazione concomitante di ibuprofene e aspirina (acido acetilsalicilico) non e' generalmente ra ccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati a me no che un medico abbia consigliato aspirina (acido acetilsalicilico) a basso dosaggio (non superiore a 75 mg al giorno) (vedere paragrafo 4. 4). Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire compe titivamente l'effetto dell'aspirina (acido acetilsalicilico) a basse d osi sull'aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono sommini strati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'e strapolazione di questi dati dalla situazione clinica, non si puo' esc ludere la possibilita' che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofe ne possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilic o a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante e' considerato probab ile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5. 1). Altri FANS, tra cui gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2 : evitare l'uso concomitante di due o piu' FANS, poiche' potrebbe aume ntare il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Corticost eroidi: poiche' questi possono aumentare il rischio di ulcerazione o s anguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Antiipertensivi (ACE-inibitori, beta-bloccanti e antagonisti dell'angiotensina II) e diuretici: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri m edicinali antipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compr omessa (ad esempio, pazienti disidratati o anziani con funzione renale compromessa), la co-somministrazione di un ACE-inibitore, un beta-blo ccante o un antagonista dell'angiotensina-II e di agenti che inibiscon o la ciclossigenasi puo' determinare l'ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, ch e e' solitamente reversibile. Pertanto, la combinazione deve essere so mministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione i l monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia conco mitante e successivamente con cadenza regolare. La somministrazione co ntemporanea di Vegedol, e diuretici risparmiatori di potassio puo' por tare a iperpotassiemia. Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli e ffetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). Agenti antipiastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): rischio aumentato di sanguinamento gastrointestinal e (vedere paragrafo 4.4). Digossina, fenitoina, litio: l'uso concomita nte di Vegedol con digossina, fenitoina o preparazioni a base di litio puo' aumentare i livelli sierici di questi farmaci. Il controllo dei livelli sierici di litio, digossina e fenitoina non e' richiesto come regola se il prodotto viene usato correttamente (massimo entro 3 giorn i). Metotressato: la somministrazione di Vegedol entro le 24 ore prece denti o seguenti la somministrazione di metotressato puo' portare a co ncentrazioni elevate di metotressato e ad un aumento dell'effetto toss ico di quest'ultimo. Probenecid e sulfinpirazone: i medicinali che con tengono probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l'escrezione di ibuprofene. Sulfoniluree: le indagini cliniche hanno dimostrato intera zioni tra FANS e antidiabetici (sulfoniluree). Sono stati riportati ra ri casi di ipoglicemia in pazienti con uso concomitante di sulfonilure a e ibuprofene. Si raccomanda di controllare i valori di glucosio nel sangue come precauzione nell'assunzione concomitante. Ciclosporina: ri schio aumentato di nefrotossicita'. Mifepristone: i FANS non devono es sere usati per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone, p oiche' possono ridurre l'effetto di mifepristone. Tacrolimus: possibil e rischio aumentato di nefrotossicita' quando i FANS sono somministrat i assieme a tacrolimus. Zidovudina: rischio aumentato di tossicita' em atologica quando i FANS sono somministrati assieme a zidovudina. Esist e un'evidenza di maggior rischio di emartrosi ed ematomi negli emofili aci HIV (+) che ricevono un trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene. Antibiotici chinolonici: i dati sugli animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associato agli ant ibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischio maggiore di sviluppare convulsioni. Estratti di erbe : Ginkgo biloba puo' potenziare il rischio di sanguinamento con i FANS . Inibitori di CYP2C9: la somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori di CYP2C9 puo' aumentare l'esposizione a ibuprofene (subst rato di CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibito ri di CYP2C9), e' stata osservata una aumentata esposizione al S(+)-ib uprofene da approssimativamente l'80% al 100%. Considerare la riduzion e della dose di ibuprofene quando si somministrano allo stesso tempo p otenti inibitori di CYP2C9, in particolare quando l'ibuprofene ad alto dosaggio viene somministrato assieme a voriconazolo o fluconazolo.
EFFETTI INDESIDERATI
L'elenco dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti quelli che sono stati documentati durante il trattamento con ibuprofene, compresi gli effetti indesiderati causati dalla terapia a lungo termine e ad a lto dosaggio in pazienti con reumatismi. Le frequenze indicate, che so no state segnalate con frequenza superiore a "molto raro", si riferisc ono all'uso a breve termine di dosi giornaliere fino a un massimo di 1 200 mg di ibuprofene per le forme di dosaggio orale, e un massimo di 1 800 mg per le supposte. Si deve tener conto che i seguenti effetti ind esiderati sono prevalentemente dose- dipendenti e variano a livello in ter-individuale. Gli effetti indesiderati piu' comunemente osservati s ono di natura gastrointestinale. Si possono verificare ulcere peptiche , perforazione o sanguinamento GI, a volte fatali, in particolare negl i anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo la somministrazione, sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dol ore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, esacerbazione d i colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Meno spesso, e' stat a osservata gastrite. In particolare, il rischio di sanguinamento gast rointestinale dipende dall'intervallo di dosaggio e dalla durata del t rattamento. In associazione al trattamento con i FANS sono stati segna lati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici sugge riscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/di e), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi t rombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragr afo 4.4). Si noti che all'interno di ogni classe di frequenza, gli eff etti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. M olto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibil i). Infezioni e infestazioni. Molto raro: in coincidenza con l'uso dei farmaci antinfiammatori non steroidei e' stata descritta esacerbazion e delle infiammazioni di origine infettiva (ad esempio, sviluppo della fascite necrotizzante). Questo e' probabilmente dovuto al meccanismo d'azione dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Se appaiono segni di infezione o se questi peggiorano durante l'uso di Vegedol, il pazie nte deve consultare immediatamente un medico. E' da indagare se esiste l'indicazione per una terapia antinfettiva/antibiotica. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: disturbi emopoietici (anemia, l eucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi seg ni possono essere febbre, mal di gola, ulcere orali superficiali, sint omi simil-influenzali, grave affaticamento, sanguinamento nasale e cut aneo. In questi casi, il paziente deve interrompere il medicinale, evi tare qualsiasi automedicazione con analgesici o antipiretici, e consul tare un medico. Durante la terapia a lungo termine, occorre controllar e regolarmente la conta ematica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita' con eruzioni cutanee e prurito, oltre ad attacchi di asma (possibilmente con calo della pressione arte riosa), aggravamento dell'asma, del broncospasmo, e della dispnea. In questo caso, il paziente deve informare immediatamente il medico e sme ttere di prendere Vegedol; molto raro: gravi reazioni di ipersensibili ta' generale. Possono presentarsi sotto forma di edema facciale, gonfi ore della lingua, gonfiore della superficie interna della laringe con stenosi delle vie aeree, difficolta' respiratoria, tachicardia, caduta della pressione arteriosa, fino allo shock potenzialmente mortale. Se si verifica uno qualsiasi di questi sintomi, che possono verificarsi anche al primo uso, consultare immediatamente un medico. Durante l'uso di ibuprofene, sono stati osservati sintomi di meningite asettica con rigidita' del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre o annebbiamento della coscienza. I pazienti con malattie autoimmuni (LES, malattia mis ta del tessuto connettivo) sembrano essere predisposti. Disturbi psich iatrici. Molto raro: reazioni psicotiche, depressione. Patologie del s istema nervoso. Non comune: disturbi del sistema nervoso centrale come ad esempio cefalea, capogiri, insonnia, agitazione, irritabilita' o s tanchezza. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie card iache. Molto raro: palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto mioca rdico; non nota: sindrome di Kounis. Patologie vascolari. Molto raro: ipertensione arteriosa, vasculite. Patologie gastrointestinali. Comune : disturbi gastrointestinali come pirosi, dolore addominale, nausea, v omito, flatulenza, diarrea, stipsi e lievi perdite di sangue gastroint estinali che possono causare anemia in casi eccezionali; non comune: u lcere gastrointestinali, potenzialmente con sanguinamento e perforazio ne. Stomatite ulcerosa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vede re paragrafo 4.4), gastrite; molto raro: esofagite, pancreatite, forma zione di stenosi intestinali simil- diaframma. In presenza di forte do lore alla parte superiore dell'addome, di melena o di ematemesi, il pa ziente deve sospendere il medicinale e consultare immediatamente un me dico. Patologie epatobiliari. Molto raro: disfunzione epatica, danno e patico, in particolare nella terapia a lungo termine, insufficienza ep atica, epatite acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: vari tipi di eruzioni cutanee; molto raro: reazioni avver se cutanee gravi (SCAR) (incluse eritema multiforme, dermatite esfolia tiva, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica). Alo pecia. In casi eccezionali, durante un'infezione da varicella si posso no verificare infezioni cutanee gravi e complicanze dei tessuti molli (vedere anche "infezioni e infestazioni"); non nota: reazione da farma co con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS) pustolosi esan tematica acuta generalizzata (PEAG) reazioni di fotosensibilita'. Pato logie renali e urinarie. Raro: raramente, si puo' verificare danno tis sutale renale (necrosi papillare) e concentrazioni elevate di acido ur ico nel sangue; molto raro: formazione di edema, in particolare nei pa zienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nef rosica, e nefrite interstiziale, possibile che puo' essere accompagnat a da insufficienza renale acuta. Va quindi controllata regolarmente la funzione renale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La seg nalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'aut orizzazione del medicinale e' importante. Permette un monitoraggio con tinuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influ ire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrionale/fetal e. I dati provenienti dagli studi epidemiologici suggeriscono un risch io aumentato di aborto spontaneo, malformazione cardiaca e gastroschis i dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione card iovascolare era aumentato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. Si rit iene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Neg li animali, la somministrazione di un inibitore della sintesi delle pr ostaglandine ha mostrato di provocare aumenti nelle perdite precedenti e seguenti l'impianto, nonche' nella letalita' embrio-fetale. Inoltre , e' stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, t ra cui quella cardiovascolare, in animali che avevano ricevuto un inib itore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogene tico. Dalla 20^a settimana di gravidanza in poi, l'utilizzo di Vegedol potrebbe causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetal e. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio de l trattamento ed e' in genere reversibile con l'interruzione del tratt amento. Inoltre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto ar terioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, che nella mag gior parte dei casi si sono risolti dopo l'interruzione del trattament o. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, Ve gedol non deve essere somministrato se non strettamente necessario. Se Vegedol e' usato da una donna che sta pianificando una gravidanza, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, deve essere manten uta la dose piu' bassa possibile per il tempo piu' breve possibile. In seguito all'esposizione a Vegedol per diversi giorni dalla 20^a setti mana di gestazione in poi, dovrebbe essere considerato un monitoraggio prenatale dell'oligoidramnios e della costrizione del dotto arterioso . In caso di oligoidramnios o costrizione del dotto arterioso, il trat tamento con Vegedol deve essere interrotto. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (prematura cost rizione/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare), disfun zione renale, che puo' progredire verso l'insufficienza renale con oli goidramnios (vedere sopra); la madre e il neonato, alla fine della gra vidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un eff etto anti-aggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse, in ibizione delle contrazioni uterine, con conseguente ritardo o prolunga mento del travaglio. Vegedol e' quindi controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Allattamento: in stud i limitati, ibuprofene e' presente nel latte materno in concentrazioni molto basse ed e' improbabile che abbia effetti negativi sul neonato che viene allattato. Fertilita': vedere paragrafo 4.4 riguardante la f ertilita' femminile.
