SUPPOSTE GLICERINA MV*AD 18SUP
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DENOMINAZIONE
SUPPOSTE DI GLICERINA VITI ADULTI 2250 MG SUPPOSTE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci per la costipazione.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni supposta contiene: glicerolo 2250 mg.
ECCIPIENTI
Sodio stearato, sodio carbonato anidro.
INDICAZIONI
Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stat o di disidratazione.
POSOLOGIA
1 supposta quando necessario o secondo prescrizione medica. La dose co rretta e' quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. E' consigliabile usare inizialmente le dosi minime prev iste. Quando necessario, la dose puo' essere poi aumentata, ma senza m ai superare quella massima indicata. Una dieta ricca di liquidi favori sce l'effetto del medicinale. Assumere preferibilmente la sera. I lass ativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non p iu' di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggiori richiede la p rescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione.
AVVERTENZE
Qualora le supposte risultassero meno consistenti del dovuto, immerger e i contenitori, prima di aprirli, in acqua fredda. L'uso continuativo di lassativi puo' provocare assuefazione o danno di diverso tipo. L'a buso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) pu o' causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piu' gravi e' possibile l'insorgenza di disidratazione o ipo potassiemia la quale puo' determinare disfunzioni cardiache o neuromus colari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosid i cardiaci, diuretici o corticosteroidi. L'abuso di lassativi, special mente quelli di contatto (lassativi stimolanti), puo' causare dipenden za (e, quindi, possibile necessita' di aumentare progressivamente il d osaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intesti nali (atonia intestinale). Nei bambini al di sotto dei 12 anni il medi cinale puo' essere usato solo dopo aver consultato il medico. Il tratt amento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'interv ento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorv eglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la neces sita' del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle preceden ti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazion i) che duri da piu' di due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre effetti. E' inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usa re il medicinale.
INTERAZIONI
Il latte o gli antiacidi possono modificare l'effetto del medicinale; lasciare trascorrere un intervallo di almeno un'ora prima di prendere il lassativo. I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell' intestino, e quindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati con temporaneamente per via orale. Evitare quindi di assumere contemporane amente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasci are trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il las sativo.
EFFETTI INDESIDERATI
Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo del medic o, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.
