NUROFENJUNIOR*10SUPP 125MG
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DENOMINAZIONE
NUROFENJUNIOR 125 MG SUPPOSTE BAMBINI
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei, derivati dell'aci do propionico.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni supposta contiene: ibuprofene 125 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Gliceridi semisintetici solidi.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico di breve durata del dolore lieve e moderato; t rattamento sintomatico di breve durata della febbre. Le supposte di Nu rofenjunior sono indicate quando la somministrazione orale e' sconsigl iata, es. in caso di vomito. Nurofenjunior e' indicato nei bambini dai 12,5 kg (2 anni) ai 20,5 kg (6 anni) di peso corporeo.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti elencati al paragrafo 6.1; pazienti che hanno mostrato in precedenz a reazioni di ipersensibilita' (ad esempio broncospasmo, angioedema, a sma, rinite o orticaria) associate ad acido acetilsalicilico, ibuprofe ne o altri medicinali antinfiammatori non steroidei; storia di emorrag ia o perforazione gastrointestinali associate a precedenti trattamenti con FANS; in presenza o in caso di storia di ulcera peptica ricorrent e/emorragia (due o piu' episodi accertati di ulcerazione o sanguinamen to); pazienti con grave insufficienza renale, grave insufficienza epat ica o grave insufficienza cardiaca; pazienti con storia di sanguinamen to cerebrovascolare o altro sanguinamento attivo; pazienti con disturb i non chiariti della formazione del sangue; pazienti con grave disidra tazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liqu idi). Nell'ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6); bamb ini di peso inferiore a 12,5 Kg (sotto i 2 anni di eta').
POSOLOGIA
Posologia: solo per un breve periodo di trattamento. La dose massima g iornaliera di ibuprofene e' pari a 20-30 mg/kg di peso corporeo, suddi visa in 3 o 4 somministrazioni. Cio' significa - Bambini di peso corpo reo tra 12,5 e 17 kg (tra i 2 e i 4 anni): 1 supposta all'inizio del t rattamento, da ripetere, se necessario, dopo almeno 6-8 ore. Non devon o essere somministrate piu' di 3 supposte nell'arco delle 24 ore. Bamb ini di peso corporeo tra 17 e 20,5 kg (tra i 4 e i 6 anni): 1 supposta all'inizio del trattamento, da ripetere se necessario, dopo almeno 6 ore. Non devono essere somministrate piu' di 4 supposte nell'arco dell e 24 ore. Le supposte da 125 mg di Nurofenjunior sono controindicate n ei bambini che pesano meno di 12,5 kg (al di sotto dei 2 anni di eta') , in quanto sono necessarie supposte di dosaggio piu' basso (vedere an che paragrafo 4.3). La somministrazione nei pazienti con insufficienza renale o epatica deve avvenire dopo aver consultato il medico. Nel ca so in cui questo medicinale sia richiesto per piu' di 3 giorni, o nel caso di peggioramento dei sintomi deve essere consultato il medico. Gl i effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile nec essaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Modo di somm inistrazione: uso rettale.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
AVVERTENZE
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della do se minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile n ecessaria per controllare i sintomi (vedere effetti gastrointestinali e cardiovascolari di seguito). Anziani: i pazienti anziani hanno un au mento della frequenza delle reazioni avverse ai FANS, specialmente emo rragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Gl i anziani hanno un aumentato rischio di conseguenze da reazioni avvers e. E' richiesta cautela in pazienti con: Lupus eritematoso sistemico o malattia mista del tessuto connettivo, a causa dell'aumentato rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8); disturbi congeniti del metabolismo della porfirina (ad esempio, porfiria acuta intermittente) ; disturbi gastrointestinali e malattie intestinali infiammatorie cron iche (colite ulcerosa, morbo di Crohn) (vedere paragrafo 4.8); storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche' in associazione a t erapie con FANS sono state riportate ritenzione di liquidi ed edema; d anno renale, in quanto la funzionalita' renale puo' peggiorare (vedere paragrafi 4.3 e 4.8); disfunzione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.8 ); immediatamente dopo un intervento di chirurgia maggiore; febbre da fieno, polipi nasali o patologie respiratorie ostruttive croniche, in quanto esiste per questi pazienti un aumentato rischio di insorgenza d i reazioni allergiche. Queste si possono manifestare sotto forma attac chi di asma (cosiddetto "asma analgesico"), edema di Quincke o orticar ia; in pazienti che hanno gia' manifestato reazioni allergiche ad altr e sostanze, in quanto sono a rischio piu' elevato di sviluppare reazio ni di ipersensibilita' in seguito alla somministrazione di Nurofenjuni or. Altri FANS: l'uso di Nurofenjunior nei bambini deve essere evitato in concomitanza alla somministrazione di altri FANS inclusi gli inibi tori selettivi della cicloossigenasi-2. Mascheramento dei sintomi di i nfezioni sottostanti: Nurofenjunior puo' mascherare i sintomi di infez ione, cosa che potrebbe ritardare l'avvio di un trattamento adeguato e peggiorare pertanto l'esito dell'infezione. Cio' e' stato osservato n ella polmonite batterica acquisita in comunita' e nelle complicanze ba tteriche della varicella. Quando Nurofenjunior e' somministrato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a infezione, e' consigli ato il monitoraggio dell'infezione. In contesti non ospedalieri, il pa ziente deve rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: e' richiesta cautela (con siglio di un medico o di un farmacista) prima di somministrare Nurofen junior a pazienti con storia di ipertensione e/o insufficienza cardiac a, poiche' ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema sono stati rip ortati a seguito di terapie con FANS. Studi clinici e dati epidemiolog ici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, puo' essere associat o ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es . infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologic i non indicano che basse dosi di ibuprofene (es. <= 1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di infarto del miocardio. Sono st ati segnalati casi di sindrome di Kounis in pazienti trattati con Nuro fenjunior. La sindrome di Kounis e' stata definita come sintomi cardio vascolari secondari ad una reazione allergica o di ipersensibilita'-as sociata alla costrizione delle arterie coronarie e che puo' indurre l' infarto miocardico. Effetti gastrointestinali (GI): durante il trattam ento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di pr eavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, disordi ni del retto e dell'ano, sono state riportate emorragia gastrointestin ale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali. Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' al to con dosi aumentate di FANS, in pazienti con storia di ulcera, in pa rticolare se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3) e negli anziani. Questi pazienti dovrebbero iniziare il trattamen to con il dosaggio piu' basso. Per questi pazienti ed anche per pazien ti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci c he possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali deve esser e preso in considerazione l'uso concomitante di agenti gastroprotettor i (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) (vedere sotto e pa ragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale i nusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazien ti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il risch io di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoa gulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotoni na o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico (vedere parag rafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinal e in pazienti che assumono Nurofenjunior il trattamento deve essere in terrotto. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti c on una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedere para grafo 4.8). Respiratorio: il broncospasmo puo' peggiorare in pazienti affetti da o con storia di asma bronchiale, rinite cronica, sinusite, poliposi nasale o malattia allergica. Altre considerazioni: gravi reaz ioni acute di ipersensibilita' (per esempio shock anafilattico) vengon o osservate molto raramente. Ai primi segni di reazione di ipersensibi lita' dopo la somministrazione/assunzione di Nurofenjunior la terapia deve essere interrotta. Misure mediche di soccorso, in linea con i sin tomi, devono essere intraprese da personale specializzato. L'ibuprofen e, il principio attivo di Nurofenjunior puo' inibire temporaneamente l a funzionalita' delle piastrine (aggregazione trombocitica). Pertanto si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti con disturbi della coagulazione. In caso di somministrazione prolungata di Nurofenjunior e' richiesto un controllo regolare dei valori epatici, della funziona lita' renale cosi' come della conta ematica. L'uso prolungato di quals iasi tipo di analgesico per il mal di testa puo' peggiorarne i sintomi . Se si verifica o si sospetta questa situazione deve essere consultat o il medico e il trattamento deve essere sospeso.
INTERAZIONI
Ibuprofene non deve essere usato in associazione con : Acido acetilsal icilico (aspirina): a meno che l'acido acetilsalicilico a bassa dose, come per comune pratica clinica, non sia stato consigliato dal medico, poiche' puo' aumentare il rischio di reazioni avverse (vedere paragra fo 4.4). Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigena si 2: evitare l'uso concomitante di due o piu' FANS in quanto puo' aum entare il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Dati spe rimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire gli effetti dell' acido acetilsalicilico a bassa dose sull'aggregazione piastrinica quan do i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, l'esiguita' dei dati e le incertezze relative all'applicazione dei dati estrapola ti ex vivo alla situazione clinica non permettono di trarre delle conc lusioni definitive per l'uso regolare di ibuprofene e nessun effetto c linico rilevante e' considerato probabile in caso di uso occasionale d ell'ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). L'ibuprofene (come altri FANS) deve essere utilizzato con cautela in associazione con - Corticosteroi di: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinali ( vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli ef fetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). F enitoina: l'uso concomitante di Nurofenjunior con la fenitoina puo' au mentare i livelli sierici di questi medicinali. L'uso corretto dei far maci (somministrati per un periodo massimo di 3 giorni) non richiede d i norma il controllo dei livelli sierici di fenitoina. Agenti antiaggr eganti e gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) : possono aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anti-ipertensivi (ACE inibitori, beta-bloccanti e anta gonisti dell'angiotensina II) e diuretici: i FANS possono far diminuir e l'efficacia di questi medicinali. In alcuni pazienti con funzione re nale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inib itore, di un beta-bloccante o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono le cicloossigenasi puo' portare a un ulterio re deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insuff icienza renale acuta, generalmente reversibile. Quindi, la combinazion e deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anz iani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere pr eso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'ini zio della terapia concomitante e successivamente ad intervalli regolar i. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicita' dei FAN S. Litio: esistono evidenze a sostegno di un potenziale aumento dei li velli plasmatici del litio. L'uso corretto dei farmaci (somministrati per un periodo massimo di 3 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di litio. Probenecid e sulfinpirazone: medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l'escrezione dell'ibuprofene. Diuretici risparmiatori di potassio: la somministraz ione concomitante di Nurofenjunior e diuretici risparmiatori di potass io puo' portare ad iperpotassiemia (si raccomanda il controllo del pot assio sierico). Glucosidi cardiaci (Digossina): i FANS possono peggior are l'insufficienza cardiaca, ridurre il GFR e livelli plasmatici di g lucosidi. L'uso concomitante di Nurofenjunior con preparazioni a base di digossina puo' aumentare i livelli sierici di questi medicinali. L' uso corretto dei farmaci (somministrati per un periodo massimo di 3 gi orni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di digoss ina. Metotressato: esistono evidenze a sostegno di un potenziale aumen to dei livelli plasmatici del metotressato. La somministrazione di Nur ofenjunior nelle 24 ore precedenti e successive la somministrazione di metotrexato puo' portare ad elevate concentrazioni di metotrexato e u n aumento dei suoi effetti tossici. Tacrolimus: il rischio di nefrotos sicita' aumenta se i due medicinali vengono somministrati contemporane amente. Ciclosporina: esistono evidenze limitate a supporto di una pos sibile interazione tra i due medicinali con conseguente aumento del ri schio di nefrotossicita'. Zidovudina: ci sono prove di un aumentato ri schio di emartrosi ed ematoma in pazienti emofilici sieropositivi per l'HIV trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. Sulfani luree: studi clinici hanno mostrato interazioni tra farmaci antiinfiam matori non steroidei e antidiabetici (sulfoniluree). Sebbene finora no n siano state descritte interazioni tra l'ibuprofene e le sulfaniluree si raccomanda un controllo dei valori ematici di glucosio come misura precauzionale durante l'assunzione concomitante. Antibiotici chinolon ici: dati provenienti dagli studi animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolo nici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischi o aumentato di sviluppare convulsioni. Inibitori del CYP2C9: la sommin istrazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 puo' aume ntare l'esposizione all'ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno stud io con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), e' stata dim ostrata un'aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da approssimativam ente l'80% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione de lla dose di ibuprofene quando si somministrano contemporaneamente fort i inibitori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibup rofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo.
EFFETTI INDESIDERATI
L'elenco dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti gli effetti indesiderati che sono stati riconosciuti durante il trattamento con i buprofene, anche quelli osservati durante terapie prolungate ad alto d osaggio in pazienti con reumatismo. Le frequenze riportate, che si est endono oltre le segnalazioni di effetti indesiderati molto rari, si ri feriscono a brevi periodi di trattamento per dosi giornaliere fino ad un massimo di 1.200 mg di ibuprofene per forme farmaceutiche orali e f ino ad un massimo di 1.800 mg per le supposte. Si deve tenere in consi derazione che le seguenti reazioni avverse sono prevalentemente dose-d ipendenti e variano da individuo a individuo. Le reazioni avverse asso ciate con la somministrazione di ibuprofene sono elencate di seguito s econdo la classificazione per sistemi ed organi e la frequenza. Le fre quenze sono definite come: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/ 10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molt o raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita su lla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di freq uenza, gli eventi avversi vengono presentati in ordine decrescente di gravita'. Le reazioni avverse osservate piu' spesso sono di natura gas trointestinale. Le reazioni avverse sono nella maggior parte dei casi dose-dipendenti. In particolare, il rischio che si manifesti emorragia gastrointestinale dipende dal dosaggio e dalla durata di trattamento. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastroi ntestinale, talvolta fatale, particolarmente negli anziani (vedere sez ione 4.4). In seguito a somministrazione di ibuprofene sono state segn alate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, do lore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazion e di colite e morbo di Crohn (vedere sezione 4.4). Meno frequentemente e' stata osservata gastrite. Edema, ipertensione e insufficienza card iaca sono stati segnalati in associazione al trattamento con FANS. Stu di clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, particolarmente ad alte dosi (2.400 mg al giorno) e per trattamenti a lungo termine, puo' essere associato con un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o i ctus) (vedere sezione 4.4). E' stato descritto il peggioramento di inf iammazioni correlate ad infezioni (ad esempio sviluppo di fascite necr otizzante) associato all'uso di farmaci anti-infiammatori non steroide i. Questo e' probaibilmente dovuto al meccanismo d'azione dei farmaci anti-infiammatori non steroidei. Se si manifestano o peggiorano i segn i di un'infezione durante l'uso di Nurofenjunior, si raccomanda al paz iente di rivolgersi immediatamente al medico per valutare se e' necess aria una terapia anti-infettiva/antibiotica. Per trattamenti prolungat i la conta ematica dovrebbe essere controllata regolarmente. Se si man ifesta uno qualunque dei sintomi di reazioni di ipersensibilita' il pa ziente deve essere istruito di informare immediatamente il medico e so spendere l'assunzione di Nurofenjunior; cio' puo' accadere anche al pr imo utilizzo, nel qual caso e' necessaria l'assistenza 'immediata di u n medico. Il paziente deve essere istruito a sospendere l'assunzione d el medicinale e consultare immediatamente un medico se si manifesta un forte dolore nella parte superiore dell'addome o melena o ematemesi. Infezioni ed infestazioni. Molto raro: peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante), in casi eccezionali gravi infezioni cutanee e complicazioni ai tessut i molli sono state riscontrate durante un'infezione da varicella. Pato logie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: disordini ematopoietic i (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi segni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali della bo cca, sintomi simil - influenzali, spossatezza grave, sanguinamenti e l ividi nasali e cutanei. In questi casi si deve consigliare al paziente di interrompere immediatamente il medicinale, di evitare qualsiasi fa rmaco di automedicazione contenente analgesici o antipiretici e di con sultare il medico. Disturbi psichiatrici. Molto raro: reazioni psicoti che, depressione. Disturbi del sistema immunitario. Reazioni di iperse nsibilita' costituite da ^1 - non comune: orticaria e prurito; molto r aro: gravi reazioni di ipersensibilita'. I sintomi possono essere: gon fiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, i potensione (anafilassi, angioedema o shock grave), esacerbazione dell' asma; non noto: reattivita' del tratto respiratorio che comprende asma , broncospasmo o dispnea. Patologie del sistema nervoso. Non comune: d isturbi del sistema nervoso centrale come mal di testa, capogiro, inso nnia, agitazione, irritabilita' o stanchezza; molto raro: meningite as ettica ^2. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi. Patolog ie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Molto raro: insufficienza cardiaca, palpitazioni ed edema, infarto del miocardio; non noto: sindrome di Kounis. Patologie vascolari. Molto r aro: ipertensione, vasculite. Patologie gastrointestinali. Comune: pro blemi gastrointestinali, come dolore addominale, nausea e dispepsia, d iarrea, flatulenza, stitichezza, bruciore di stomaco, vomito e lievi p erdite di sangue nello stomaco e/o nell'intestino che in casi eccezion ali possono causare anemia; non comune: ulcere gastrointestinali, perf orazione o sanguinamento gastrointestinale. Stomatiti ulcerative, pegg ioramento di colite o morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4), gastrite, irritazione del retto localizzata; molto raro: esofagiti e formazione di strutture intestinali simil-diaframmatiche, pancreatiti. Patologie epatobiliari. Molto raro: disfunzione epatica, danno epatico, in part icolare nella terapia a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: er uzioni cutanee varie; molto raro: reazioni avverse cutanee severe (SCA Rs) (inclusi eritema multiforme, dermatite esfoliativa, sindrome di St evens-Johnson e necrolisi epidermica tossica), alopecia; non nota: rea zione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS) pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), reazioni di fotosen sibilita'. Patologie renali e urinarie. Raro: raramente possono verifi carsi danni ai tessuti renali (necrosi papillare) ed elevate concentra zioni di urea nel sangue; molto raro: formazione di edemi in particola re in pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sind rome nefrosica, nefrite interstiziale che puo' essere accompagnata da insufficienza renale acuta. Esami diagnostici. Raro: diminuzione del l ivello di emoglobina nel sangue.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influenz are negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risulta ti di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazioni cardiache e gastroschisi dopo l'uso di un inibitor e della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. I l rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno de ll'1% fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la do se e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di in ibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un au mento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrio-feta le. Inoltre, e' stato riportato un aumento dell'incidenza di varie mal formazioni, incluse quelle cardiovascolari, in animali a cui erano sta ti somministrati inibitori della sintesi di prostaglandine durante il periodo organogenetico. Dalla 20^a settimana di gravidanza in poi, l'u tilizzo di ibuprofene potrebbe causare oligoidramnios derivante da dis funzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed e' in genere reversibile con l'i nterruzione del trattamento. Inoltre, nel secondo trimestre sono stati segnalati episodi di costrizione del dotto arterioso successivi al tr attamento, molti dei quali si sono risolti dopo l'interruzione del tra ttamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravida nza, l'ibuprofene non deve essere somministrato se non in casi stretta mente necessari. Se l'ibuprofene viene usato da una donna che tenta di concepire, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la d ose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. In seguito all'esposizione ad ibuprofene per diversi giorni dalla 20^a settimana di gestazione in poi, dovrebbe essere considerat o un monitoraggio antenatale dell'oligoidramnios e della costrizione d el dotto arterioso. In caso di oligoidramnions o di costrizione del do tto arterioso, il trattamento con ibuprofene deve essere interrotto. D urante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sin tesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardio polmonare (prematura costrizione/chiusura del dotto arterioso e iperte nsione polmonare), disfunzione renale che puo' progredire a insufficie nza renale con oligo-idroamnios (vedere sopra); la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di s anguinamento, un effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dos i molto basse, inibizione delle contrazioni uterine risultanti in rita rdo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, l'ibuprofene e' con troindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: l' ibuprofene e i metaboliti passano nel latte materno solo in piccole qu antita'. Poiche' ad oggi non sono noti effetti indesiderati nel lattan te, di solito non e' richiesta l'interruzione dell'allattamento se il medicinale viene assunto alle dosi consigliate per febbre e dolore per trattamenti di breve durata. Fertilita': ci sono prove che i medicina li che inibiscono la sintesi di ciclossigenasi/prostaglandine possano causare una compromissione della fertilita' femminile per effetto sull 'ovulazione. Questo effetto e' reversibile dopo interruzione del tratt amento.
