NUROFEN*24CPR RIV 200MG
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DENOMINAZIONE
NUROFEN COMPRESSE RIVESTITE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antinfiammatori e antireumatici non steroidei, derivati dell'acido pro prionico.
PRINCIPI ATTIVI
Compresse rivestite 200 mg: ogni compressa contiene 200 mg di ibuprofe ne. Compresse rivestite 400 mg: ogni compressa contiene 400 mg di ibup rofene. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita da 200 m g contiene 116,1 mg di saccarosio, equivalenti a circa 0,34 mmol; 17,3 4 mg di sodio, equivalenti a circa 0,75 mmol. Ogni compressa rivestita da 400 mg contiene: 232,2 mg, equivalenti a circa 0,68 mmol; 34,69 mg di sodio, equivalenti a circa 1,51 mmol. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Nurofen 200 mg compresse rivestite: croscarmellosa sodica, sodio lauri lsolfato, sodio citrato, acido stearico, silice colloidale anidra, car mellosa sodica, talco, gomma arabica nebulizzato essiccato, saccarosio , titanio biossido, macrogol 6000, inchiostro (gomma lacca, ossido di ferro nero E172, glicole propilenico E1520). Nurofen 400 mg compresse rivestite: croscarmellosa sodica, sodio laurilsolfato, sodio citrato, acido stearico, silice colloidale anidra, carmellosa sodica, talco, go mma arabica nebulizzato essiccato, saccarosio, titanio biossido, macro gol 6000, inchiostro (gomma lacca, ossido di ferro rosso (E 172), glic ole propilenico (E1520), ammonio idrossido (E527), simeticone).
INDICAZIONI
Dolori di varia natura: mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari e osteoarticolari, dolori mestruali. Coadiuvante nel trattam ento sintomatico degli stati febbrili ed influenzali. Nurofen e' indic ato negli adulti e negli adolescenti al di sopra dei 12 anni.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti, elencati al paragrafo 6.1; pazienti che hanno manifestato in prece denza reazioni di ipersensibilita' (es. broncospasmo, asma, riniti, an gioedema od orticaria) conseguenti all'impiego di ibuprofene, acido ac etilsalicilico, o di altri prodotti antinfiammatori non steroidei (FAN S); pazienti con grave insufficienza epatica o renale (vedere paragraf o 4.4); insufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA); pazienti con s toria di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlati a prece denti terapie con FANS; pazienti con ricorrenti ulcere peptiche/emorra gie in atto o pregresse (due o piu' distinti episodi di provata ulcera zione o sanguinamento); durante l'ultimo trimestre di gravidanza (vede re paragrafo 4.6); bambini al di sotto dei 12 anni; prima o dopo inter venti chirurgici cardiaci.
POSOLOGIA
Posologia: solo per un breve periodo di trattamento. Gli effetti indes iderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficac e per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per con trollare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Se la sintomatologia persis te o peggiora dopo un breve periodo di trattamento, consultare il medi co. Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia de ve essere consultato il medico. Nurofen 200 mg compresse rivestite. Po polazione pediatrica: non somministrare ai bambini di eta' inferiore a i 12 anni. Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: 1-2 compresse, 2-3 vo lte al giorno. L'intervallo tra le dosi non deve essere inferiore alle 4 ore. Non superare la dose di 1200 mg (6 compresse) nelle 24 ore. An ziani: non sono richieste modificazioni dello schema posologico. Nurof en 400 mg compresse rivestite. Popolazione pediatrica: non somministra re ai bambini di eta' inferiore ai 12 anni. Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: una compressa 2- 3 volte al giorno. L'intervallo tra le do si non deve essere inferiore alle 4 ore Non superare la dose di 1200 m g (3 compresse) nelle 24 ore. Anziani: non sono richieste modifiche de llo schema posologico. Modo di somministrazione: uso orale. Si consigl ia ai pazienti con problemi di sensibilita' gastrica di assumere Nurof en a stomaco pieno.
CONSERVAZIONE
Nurofen 400 mg compresse rivestite: conservare ad una temperatura non superiore ai 30 gradi C.
AVVERTENZE
E' necessaria cautela in pazienti con difetti della coagulazione. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose m inima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile neces saria per controllare i sintomi (vedere i rischi gastrointestinali e c ardiovascolari di seguito). Anziani: i pazienti anziani hanno un aumen to della frequenza delle reazioni avverse ai FANS, specialmente emorra gie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (veder e paragrafo 4.2). Popolazione pediatrica: negli adolescenti disidratat i esiste il rischio di alterazione della funzionalita' renale. Patolog ie respiratorie: in pazienti con asma bronchiale o malattie allergiche in atto o pregresse puo' insorgere broncospasmo. Altri FANS: l'uso di Nurofen deve essere evitato in concomitanza di altri FANS, inclusi gl i inibitori selettivi della ciclossigenasi-2 (vedere paragrafo 4.5). L ES e malattia mista del connettivo. Lupus eritematoso sistemico e con malattia mista del connettivo per aumentato rischio di meningite asett ica (vedere paragrafo 4.8); effetti cardiovascolari e cerebrovascolari : sono stati segnalati casi di sindrome di Kounis in pazienti trattati con Nurofen. La sindrome di Kounis e' stata definita come sintomi car diovascolari secondari ad una reazione allergica o di ipersensibilita' -associata alla costrizione delle arterie coronarie e che puo' indurre l'infarto miocardico. Cautela e' richiesta (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati rite nzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici suggeriscono c he l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, studi epi demiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. <= 1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di eventi trombotic i arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienz a cardiaca congestizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica acc ertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare de vono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazio ne e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazi one deve essere esercitata anche prima di iniziare il trattamento a lu ngo termine per i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovas colari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofene. Funzionalita' epatica o renale: insufficienza renale, in quanto la funzionalita' renale puo' essere compromessa (ved ere paragrafi 4.3 e 4.8). In generale, l'uso abituale di analgesici, s oprattutto delle associazioni di diversi principi attivi analgesici, p uo' portare a lesioni renali permanenti con rischio di insorgenza di i nsufficienza renale (nefropatia da analgesici); disfunzioni epatiche ( vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento dei pazienti con funzionalita' epatica o renale ridott a. In tali pazienti e' opportuno ricorrere al monitoraggio periodico d ei parametri clinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattam ento prolungato. Fertilita' femminile compromessa: la somministrazione di Nurofen dovrebbe essere evitata nelle donne che pianificano una gr avidanza (vedere paragrafo 4.6). Sicurezza gastrointestinale: i FANS d evono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di m alattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' ta li condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Durant e il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza s intomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestin ali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e p erforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti co n storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazi one (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Q uesti pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose d isponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi paz ienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsal icilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gas trointestinali (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicit a' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsias i sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointe stinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela d eve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come c orticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettiv i del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido a cetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Nurofen, il tr attamento deve essere sospeso. Reazioni avverse cutanee severe (SCAR): reazioni avverse cutanee severe (SCAR), inclusi dermatite esfoliativa , eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epi dermica tossica (TEN), reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi s istemici (sindrome DRESS), e casi di pustolosi esantematica acuta gene ralizzata (AGEP), che possono essere pericolosi per la vita o fatali, sono stati segnalati in associazione all'uso di ibuprofene (vedere par agrafo 4.8). La maggior parte di queste reazioni si e' verificata entr o il primo mese. Se compaiono segni e sintomi suggestivi di queste rea zioni, ibuprofene deve essere interrotto immediatamente e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo (a seconda dei casi ). Mascheramento dei sintomi di infezioni sottostanti: Nurofen puo' ma scherare i sintomi di infezione, cosa che potrebbe ritardare l'avvio d i un trattamento adeguato e peggiorare pertanto l'esito dell'infezione . Cio' e' stato osservato nella polmonite batterica acquisita in comun ita' e nelle complicanze batteriche della varicella. Quando Nurofen e' somministrato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a i nfezione, e' consigliato il monitoraggio dell'infezione. In contesti n on ospedalieri, il paziente deve rivolgersi al medico se i sintomi per sistono o peggiorano.
INTERAZIONI
L'ibuprofene dovrebbe essere evitato in associazione con - Acido aceti lsalicilico: la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido ac etilsalicilico non e' generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). Dati sperimen tali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'eff etto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastr inica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. S ebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si puo' escludere la possibilita' che l' uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto ca rdioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effett o clinico rilevante e' considerato probabile in seguito a un uso occas ionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Altri FANS inclusi gli in ibitori selettivi della cicloossigenasi-2: l'uso concomitante di due o piu' FANS deve essere evitato in quanto possono far aumentare il risc hio di reazioni avverse a carico del tratto gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). L'ibuprofene (come altri FANS) deve essere utilizzato con cautela in associazione con - Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4); anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagula nti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4); agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi paragrafo 4.4). Antipert ensivi (ACE inibitori e Antagonisti dell'angiotensina II), diuretici e beta bloccanti: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di a ltri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale c ompromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con fu nzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare a un ulteriore deterioram ento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono esse re considerate in pazienti che assumono un coxib (come Nurofen) in con comitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi , la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione r enale dopo l'inizio della terapia concomitante e successivamente ad in tervalli regolari. I diuretici possono aumentare il rischio di nefroto ssicita' dei FANS. Glicosidi cardiaci: i FANS possono peggiorare l'ins ufficienza cardiaca, ridurre il VGF (velocita' di filtrazione glomerul are) e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi; litio: esistono di mostrazioni della possibilita' di un potenziale aumento dei livelli di litio nel sangue, con possibilita' di raggiungimento della soglia tos sica. Qualora tale associazione sia necessaria, monitorare la litiemia allo scopo di adattare la posologia del litio durante il trattamento contemporaneo con ibuprofene; metotrexato. Esistono dimostrazioni dell a possibilita' di un aumento dei livelli plasmatici di metotrexato; ci closporine: aumentano il rischio di nefrotossicita'; mifepristone: i F ANS non devono essere assunti per 8-12 giorni dopo la somministrazione di Mifepristone in quanto i FANS possono ridurre gli effetti del Mife pristone; tacrolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossicita' quando i FANS vengono somministrati con Tacrolimus; zidovudina: aumen tato rischio di tossicita' ematologica quando i FANS vengono somminist rati con Zidovudina. Esistono dimostrazioni di aumentato rischio di em artrosi ed ematoma in pazienti emofilici sieropositivi per l'HIV se tr attati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene; antibiotici chi nolonici: dati provenienti dagli studi animali indicano che i FANS pos sono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici ch inolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un r ischio aumentato di sviluppare convulsioni; alcol, bifosfonati e pento ssifillina: possono potenziare gli effetti collaterali gastrointestina li e il rischio di sanguinamento e ulcera; baclofene: elevata tossicit a' del baclofene.
EFFETTI INDESIDERATI
L'elenco dei seguenti effetti indesiderati comprende gli effetti indes iderati che sono stati osservati durante il trattamento con ibuprofene a dosaggi da automedicazione (fino ad un massimo di 1200mg al giorno) . In caso di condizioni croniche durante un trattamento a lungo termin e si possono manifestare ulteriori effetti indesiderati. Gli effetti i ndesiderati associati con la somministrazione di ibuprofene sono elenc ati a seguire secondo la classificazione per sistemi ed organi e la fr equenza. Per la frequenza dell'insorgenza degli effetti indesiderati, vengono utilizzate le seguenti espressioni: molto comune (>= 1/10); co mune (>= 1/100, <1/10); non comune (>= 1/1000, <1/100); raro (>= 1/10. 000, <1/1000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di cias cuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema emolinfopoiet ico. Molto raro: disordini ematopoietici ^1. Disturbi del sistema immu nitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita' che includono urtica ria e prurito ^2; molto raro: gravi reazioni di ipersensibilita' che i ncludono gonfiore del volto, della lingua e della gola, dispnea, tachi cardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave) ^2. Patolog ie del sistema nervoso. Non comune: mal di testa, vertigini; raro: acc idente cerebrovascolare ^9; molto raro: meningite asettica ^3. Patolog ie dell'occhio. Molto raro: disturbi visivi. Patologie cardiache. Molt o raro: insufficienza cardiaca ed edema ^4; non nota: sindrome di Koun is. Patologie vascolari. Molto raro: ipertensione ^4. Patologie respir atorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: reattivita' del tratto re spiratorio che comprende asma, peggioramento dell'asma, broncospasmo o dispnea. Patologie gastrointestinali. Non comune: dispepsia, dolori a ddominali e nausea ^5; raro: diarrea, flatulenza, stitichezza e vomito ; molto raro: ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestin ale, melena, ematemesi ^6, stomatiti ulcerative, gastrite; non nota: e sacerbazione di colite e morbo di Crohn ^7, pancreatite. Patologie epa tobiliari. Raro: epatotossicita'; molto raro: disordini epatici, speci almente a seguito di trattamenti a lungo termine, epatiti, ittero. Pat ologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzioni cut anee ^2; molto raro: reazioni avverse cutanee severe (SCAR) (inclusi e ritema multiforme, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica) ^2; non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS), pustolosi esantemati ca acuta generalizzata (AGEP), reazioni di fotosensibilita'. Patologie renali e urinarie. Molto raro: insufficienza renale acuta ^8, ematuri a, nefrite, sindrome nefrosica ^9. Esami diagnostici. Raro: transamina si aumentate, fosfatasi alcalina aumentata, ematocrito ridotto, tempo di sanguinamento prolungato, calcio ematico diminuito, acido urico aum entato; molto raro: diminuzione del livello di emoglobina nel sangue. Descrizione di alcuni effetti indesiderati. ^1 Esempi includono anemia , leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). Le prime manifestazioni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali del cav o orale, sintomi simil - influenzali, spossatezza grave, ematomi e san guinamenti inspiegati. ^2 Reazioni di ipersensibilita': queste reazion i possono comprendono a) reazioni allergiche non specifiche e anafilas si, b) reattivita' del tratto respiratorio che comprende asma, peggior amento dell'asma, broncospasmo o dispnea o c) diverse patologie cutane e quali varie eruzioni cutanee, prurito, orticaria, porpora, angioedem a e molto raramente dermatiti bollose ed esfoliative che includono nec rolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson ed eritema mult iforme. ^3 La patogenesi della meningite asettica indotta da farmaci n on e' completamente conosciuta. Tuttavia i dati disponibili sulla meni ngite asettica correlata alla somministrazione di FANS inducono a pens are ad una reazione immune di ipersensibilita' (dovuta a una temporane a relazione con l'assunzione del medicinale e la scomparsa di sintomi dopo la sospensione del trattamento). Da notare, singoli casi di sinto mi di meningite asettica (come torcicollo, mal di testa, nausea, vomit o, febbre e disorientamento) sono stati osservati durante il trattamen to con ibuprofene in pazienti con disordini autoimmuni (come lupus eri tematoso sistemico, malattia mista del connettivo). ^4 Studi clinici s uggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 m g/die) puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di event i trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus) (vedere par agrafo 4.4). ^5 Le reazioni avverse piu' comunemente osservate sono di natura gastrointestinale. ^6 talvolta fatale, particolarmente negli a nziani. ^7 vedere paragrafo 4.4. ^8 particolarmente a seguito di tratt amenti a lungo termine, associata ad un aumento delle concentrazioni s eriche di urea. Diminuzione dell'escrezione di urea ed edema. Include anche necrosi papillare. ^9 riportato come effetto della classe FANS. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle re azioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del me dicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo de l rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e ' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite i l sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.go v.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' colpi re negativamente la gestante e/o lo sviluppo embrio/fetale. Dati otten uti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di abo rto, malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine durante il primo periodo di gravidanza . Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno del l'1% fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dos e e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di ini bitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aum ento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fet ale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stat i somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Dalla 20^a settimana di gravidanza in poi, l'u tilizzo di ibuprofene potrebbe causare oligoidramnios derivante da dis funzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed e' in genere reversibile con l'i nterruzione del trattamento. Inoltre, sono stati riportati casi di cos trizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo tri mestre, la maggior parte dei quali risolti dopo la sospensione del tra ttamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravida nza l'ibuprofene non deve essere somministrato se non strettamente nec essario. Se l'ibuprofene e' usato da una donna che sta pianificando un a gravidanza, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, deve essere usata la dose piu' bassa possibile per il tempo piu' brev e possibile. In seguito all'esposizione all' ibuprofene per diversi gi orni dalla 20^a settimana di gestazione in poi, dovrebbe essere consid erato un monitoraggio antenatale dell'oligoidramnios e della costrizio ne del dotto arterioso. In caso di oligoidramnios o di costrizione del dotto arterioso, il trattamento con l'ibuprofene deve essere interrot to. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori dell a sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' c ardiopolmonare (prematura costrizione/ chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare), disfunzione renale (vedere sopra); la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento de l tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse, inibizione delle contrazioni uterine risult anti in ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, Nurofen e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere pa ragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento: l'ibuprofene e i suoi metaboliti pos sono passare in basse concentrazioni nel latte materno. Nessun effetto pericoloso per i neonati e' ad oggi conosciuto, quindi per trattament i brevi con la dose raccomandata per dolore e febbre, l'interruzione d ell'allattamento non e' generalmente necessaria. Fertilita': ci sono d imostrazioni che i prodotti medicinali che inibiscono la sintesi di ci clossigenasi/prostaglandine possono causare un indebolimento della fer tilita' femminile per effetto sull'ovulazione. Questo effetto e' rever sibile dopo interruzione del trattamento. La somministrazione di Nurof en dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita ' o che sono sottoposte a indagini sulla fertilita'.
