MOMENT*36CPR RIV 200MG
Pagamento sicuro con
DENOMINAZIONE
MOMENT 200 MG COMPRESSE RIVESTITE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci antiinfiammatori/antireumatici, non steroidei.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita contiene, principio attivo: ibuprofene 200 mg . Eccipienti con effetti noti: saccarosio, sodio. Per l'elenco complet o degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Ogni compressa contiene: amido di mais, sodio carbossimetilamido sodic o, povidone, silice colloidale anidra, talco, idrossipropilcellulosa, gomma arabica, saccarosio, macrogol 6000, magnesio carbonato leggero, titanio diossido.
INDICAZIONI
Dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgi e, dolori osteo-articolari e muscolari, dolori mestruali). Coadiuvante nel trattamento sintomatico degli stati febbrili e influenzali.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri antireumatici (acido ac etilsalicilico ecc.) o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1; bambini di eta' inferiore ai 12 anni; terzo trimestre d i gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6); ulcera gastroduode nale attiva o grave o altre gastropatie; storia di emorragia gastroint estinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o sto ria di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piu' episodi distint i di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); insufficienza epatica o renale grave; isufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA); severa di sidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente apporto di li quidi).
POSOLOGIA
Posologia, adulti e adolescenti oltre i 12 anni: 1-2 compresse, 2-3 vo lte al giorno. Non superare la dose di 1200 mg (6 compresse) al giorno . Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 3 giorni ne gli adolescenti di eta' pari o superiore a 12 anni, o nel caso di pegg ioramento della sintomatologia, deve essere consultato il medico. Non superare le dosi consigliate. I pazienti anziani devono attenersi ai d osaggi minimi sopraindicati (vedere paragrafo 4.4). Gli effetti indesi derati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per cont rollare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale: nei p azienti con lieve o moderata riduzione della funzione renale, il dosag gio deve essere mantenuto il piu' basso possibile per la piu' breve du rata necessaria a controllare i sintomi e la funzione renale deve esse re monitorata. Compromissione epatica: nei pazienti con lieve o modera ta riduzione della funzionalita' epatica, il dosaggio deve essere mant enuto il piu' basso possibile per la piu' breve durata necessaria a co ntrollare i sintomi e la funzione epatica deve essere monitorata. Mome nt e' controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (ved ere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica: Moment e' controindicato n ei bambini di eta' inferiore ai 12 anni (vedere paragrafo 4.3). Modo d i somministrazione: e' possibile assumere Moment a stomaco vuoto. Nei soggetti con problemi di tollerabilita' gastrica, e' preferibile assum ere il medicinale a stomaco pieno.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conse rvazione.
AVVERTENZE
In pazienti asmatici il prodotto deve essere utilizzato con cautela, a seguito di valutazione medica. L'uso di Moment, come di qualsiasi far maco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigen asi e' sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione di Moment dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte a indagini sulla f ertilita'. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'u so della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile d i trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragraf i sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Anziani : i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avve rse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Effetti cardiovascol ari e cerebrovascolari Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprof ene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. inf arto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. <= 1200 mg/die) siano associate a un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I p azienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca conge stizia (II-III classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trat tati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione e si devono e vitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di avviare al trattamento a lungo termine i paz ienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensi one, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofen e. Cautela e' richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poic he' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati r itenzione di liquidi, ipertensione ed edema. I FANS possono ridurre l' effetto dei diuretici, a di altri farmaci antiipertensivi (vedere para grafo 4.5). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: l 'uso di Moment deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gl i inibitori selettivi della ciclossigenasi-2 (COX-2) a causa di un inc remento del rischio di ulcerazione e sanguinamento (vedere paragrafo 4 .5). Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, co n o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gas trointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulce razione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastroi ntestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' b assa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misopr ostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per que sti pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointes tinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicit a' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsias i sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointe stinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Controlla re attentamente i pazienti che assumono farmaci concomitanti che potre bbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticoste roidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reu ptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointe stinale in pazienti che assumono Moment il trattamento deve essere sos peso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Cr ohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragra fo 4.8). Effetti renali: quando si inizia un trattamento con ibuprofen e deve essere prestata cautela ai pazienti con una disidratazione cons iderevole. Ibuprofene puo' causare ritenzione idrica, di sodio e potas sio in pazienti che non hanno mai sofferto di disturbi renali a causa dei suoi effetti sulla perfusione renale. Cio' puo' causare edema o in sufficienza cardiaca o ipertensione in pazienti predisposti. L'utilizz o a lungo termine di ibuprofene, come con altri FANS, ha portato a nec rosi papillare renale ed altre alterazioni patologiche renali. In gene rale, l'uso abituale di analgesici, soprattutto delle associazioni di diversi principi attivi analgesici, puo' portare a lesioni renali perm anenti, con rischio di insorgenza di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). E' stata riscontrata tossicita' renale in pazienti nei quali le prostaglandine renali hanno un ruolo compensatorio nel mante nimento della perfusione renale. La somministrazione di FANS in questi pazienti puo' comportare una riduzione dose-dipendente nella formazio ne delle prostaglandine e, come effetto secondario, del flusso sanguig no renale che puo' condurre velocemente a scompenso renale. I pazienti piu' a rischio di queste reazioni sono quelli con funzionalita' renal e ridotta, scompenso cardiaco, disfunzioni epatiche, anziani e tutti q uei pazienti che prendono diuretici e ACE inibitori. La sospensione de lla terapia con FANS solitamente viene seguita dal recupero dello stat o di pretrattamento. Negli adolescenti disidratati esiste il rischio d i alterazione della funzionalita' renale. In caso di impiego prolungat o sorvegliare la funzionalita' renale particolarmente in caso di lupus eritematoso diffuso. Reazioni cutanee severe: sono state segnalate ra ramente reazioni cutanee gravi, alcune delle quali fatali, tra cui der matite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, in associazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a piu' alto rischio nelle prime fasi della t erapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte de i casi entro il primo mese di trattamento. E' stata segnalata pustolos i esantematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali co ntenenti ibuprofene.
INTERAZIONI
L'ibuprofene (come altri FANS) deve essere assunto con cautela in comb inazione con le sostanze elencate di seguito. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere para grafo 4.4). Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin o l'eparina (vedere paragrafo 4.4). In caso di trattamento concomitante, si raccomanda il monitoraggio del lo stato della coagulazione. Acido acetilsalicilico: la somministrazio ne concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non e' generalm ente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesidera ti. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire compe titivamente l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'ag gregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati cont emporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazio ne di questi dati alla situazione clinica, non si puo' escludere la po ssibilita' che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa rid urre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse do si. Nessun effetto clinico rilevante e' considerato probabile in segui to a un uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Inibitor i della cicloossigenasi-2 (COX-2) e altri FANS: queste sostanze posson o far aumentare il rischio di reazioni avverse a carico del tratto gas trointestinale (vedere paragrafo 4.4). E' comunque opportuno non assoc iare ibuprofene con acido acetilsalicilico o altri FANS, inclusi gli i nibitori selettivi della COX-2, per potenziale effetto additivo (veder e paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reup take della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastro intestinale (vedere paragrafo 4.4). Diuretici, ACE inibitori (come cap topril), beta bloccanti e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS pos sono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensiv i. I diuretici possono anche aumentare il rischio di nefrotossicita' a ssociata ai FANS. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa ( per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renal e compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un anta gonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema del la ciclo-ossigenasi puo' portare a un ulteriore deterioramento della f unzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta , generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considera te in pazienti che assumono Moment in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazie nti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in consid erazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della ter apia concomitante e nei periodi successivi. Fenitoina e litio: la somm inistrazione concomitante di ibuprofene e fenitoina o preparazioni di litio puo' determinare una ridotta eliminazione di questi medicinali c on conseguente aumento dei loro livelli plasmatici con possibilita' di raggiungimento della soglia tossica. Qualora tale associazione sia ri tenuta necessaria si raccomanda il monitoraggio dei livelli plasmatici di fenitoina e litio allo scopo di adattare la posologia durante il t rattamento contemporaneo con ibuprofene. Metotrexato: i FANS possono i nibire la secrezione tubulare del metotrexato e alcune interazioni met aboliche possono verificarsi con conseguente riduzione della clearance del metotrexato e aumento del rischio di tossicita'. Moclobemide: aum enta l'effetto di ibuprofene. Aminoglicosidi: i FANS possono diminuire l'escrezione degli aminoglicosidi aumentandone la tossicita'. Glicosi di cardiaci: i FANS possono esacerbare lo scompenso cardiaco, ridurre il tasso della filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatic i dei glicosidi cardiaci. Si raccomanda il monitoraggio dei livelli di glicosidi sierici. Colestiramina: la concomitante somministrazione di ibuprofene e colestiramina puo' ridurre l'assorbimento dell'ibuprofen e a livello del tratto gastrointestinale. Comunque, la rilevanza clini ca di tale interazione non e' nota. Ciclosporina: la somministrazione concomitante di ciclosporina e di alcuni FANS causa un aumentato risch io di danno renale. Questo effetto non puo' essere escluso per la comb inazione di ciclosporina e ibuprofene. Estratti vegetali: Ginkgo Bilob a puo' aumentare il rischio di sanguinamento in associazione a FANS. M ifepristone: a causa delle proprieta' anti- prostaglandiniche dei FANS , il loro utilizzo dopo la somministrazione di mifepristone puo' deter minare una riduzione dell'effetto del mifepristone. L'evidenza limitat a suggerisce che la co-somministrazione di FANS e prostaglandine nello stesso giorno non influenza negativamente gli effetti del mifepriston e o della prostaglandina sulla maturazione cervicale o sulla contratti lita' uterina e non riduce l'efficacia clinica del medicinale sull'int erruzione di gravidanza. Antibiotici chinolonici: i pazienti che assum ono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni. Sulfaniluree: i FANS possono aumentare l'effetto ipoglice mico delle sulfaniluree. Nel caso di trattamento simultaneo, si raccom anda il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue. Tacrolimus: l a co-somministrazione di FANS e tacrolimus puo' determinare un aumento del rischio di nefrotossicita'. Zidovudina: ci sono evidenze di un au mentato rischio di emartrosi e di ematoma in pazienti emofiliaci HIV p ositivi in contemporaneo trattamento con Zidovudina ed altri FANS. Si raccomanda un esame ematologico 1-2 settimane dopo l'inizio del tratta mento. Ritonavir: puo' determinare un aumento delle concentrazioni pla smatiche dei FANS. Probenecid: rallenta l'escrezione di ibuprofene, co n possibile aumento delle sue concentrazioni plasmatiche. Inibitori de l CYP2C9: la somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori d el CYP2C9 puo' rallentare l'eliminazione dell'ibuprofene (substrato de l CYP2C9) determinando un aumento dell'esposizione all'ibuprofene. In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si e ' osservata una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da approssima tivamente l'80% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzio ne della dose di ibuprofene nei casi di co-somministrazione con inibit ori forti del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibupro fene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo. Alcol, bifo sfonati e oxpentifillina (pentossifillina): possono potenziare gli eff etti collaterali gastrointestinali e il rischio di sanguinamento e ulc era. Baclofene: elevata tossicita' del baclofene.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono generalmente co muni agli altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroide i e sono di seguito riportati utilizzando la seguente convenzione: mol to comuni (>=1/10); comuni (>=1/100, < 1/10); non comuni (>= 1/ 1,000, < 1/100); rari (>=1/10,000, < 1/1,000); molto rari (<1/10,000); non n ota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponi bili). Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura ga strointestinale. Patologie gastrointestinali: possono verificarsi ulce re peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatal e, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). La perforazion e gastrointestinale con l'uso di ibuprofene e' stata osservata raramen te. Dopo somministrazione di Moment sono stati riportati: sensazione d i pesantezza allo stomaco, nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costip azione, dispepsia, dolore epigastrico, pirosi gastrica, dolore addomin ale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Non comuni: gastriti; molto r ari: pancreatiti. Disturbi del sistema immunitario: in seguito a tratt amento con FANS sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: reazione allergica non-specifica e anafilassi; non comuni: reazioni di ipersensibilita' come eruzione cutanea di vario tipo, orticaria, prur ito, porpora, angioedema, esantema, reazioni a carico del tratto respi ratorio comprendenti broncospasmo, dispnea, attacco asmatico (talvolta con ipotensione); rari: sindrome da lupus eritematoso; molto rari: gr avi reazioni da ipersensibilita'. I sintomi possono includere: asma gr ave, edema del volto, edema della lingua, edema della laringe, edema d elle vie aeree con broncospasmo, dispnea, tachicardia, anafilassi, der matiti esfoliative e bollose. Patologie cardiache e vascolari: studi c linici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus) (v edere paragrafo 4.4). Molto rari: palpitazioni, insufficienza cardiaca , infarto del miocardio, edema polmonare acuto, ipertensione. Altri ev enti avversi per i quali non e' stata necessariamente stabilita una ca usalita' includono: Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: leuc openia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica, inibizione dell'aggregazione piastrinica. Disturb i psichiatrici. Non comuni: insonnia, ansia; rari: depressione, stato confusionale, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comuni: ca pogiro; non comuni: parestesia, sonnolenza, rari: neurite ottica. Infe zioni e infestazioni. Non comuni: rinite; rari: meningite asettica. Ri nite e meningite asettica sono stati osservati specialmente in pazient i con preesistenti disordini autoimmuni (come lupus eritematoso sistem ico e connettivite mista) con sintomi di rigidita' nucale, mal di test a, nausea, vomito, febbre o disorientamento (vedere paragrafo 4.4). E' stata descritta l'esacerbazione di infiammazioni infezione-correlate (ad es. sviluppo di fascite necrotizzante). Patologie respiratorie, to raciche e mediastiniche. Non comuni: broncospasmo, dispnea, apnea. Pat ologie dell'occhio. Non comuni: disturbi visivi; rari: alterazione ocu lare con conseguenti disturbi visivi, neuropatia ottica tossica. Patol ogie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: udito compromesso, tin nito, vertigine. Patologie epatobiliari. Non comuni: funzione epatica anormale, epatite e ittero; molto rari: insufficienza epatica. Patolog ie della cute e del tessuto sottocutaneo. Talvolta si possono verifica re eruzioni cutanee su base allergica (eritemi, prurito, orticaria). N on comuni: reazioni di fotosensibilita'; molto rari: dermatiti bollose incluse Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica ed eritema multiforme. In casi eccezionali, gravi infezioni della cute e patologie dei tessuti molli possono verificarsi durante l'infezione da varicella (vedere "infezioni e infestazioni"). Non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS), pustolos i esantematica acuta generalizzata (PEAG). Patologie renali e urinarie . Non comuni: funzione renale alterata e nefropatia tossica in varie f orme, incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrosica ed insufficien za renale; rari: iperazotemia. Patologie sistemiche e condizioni relat ive alla sede di somministrazione. Comune: malessere, affaticamento; r ari: edema. Esami diagnostici. Rari: transaminasi aumentate, fosfatasi alcalina aumentata, emoglobina ridotta, ematocrito ridotto, tempo di sanguinamento prolungato, calcio ematico diminuito, acido urico ematic o aumentato. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalaz ione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizz azione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggi o continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operato ri sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospe tta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https:/ /www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: linibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessa re negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultat i di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibito re della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanz a. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno de ll'1% fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenti co n la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazion e di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocar e un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embr ione-fetale. Inoltre, un aumento d'incidenza di varie malformazioni, i nclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui era no stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, dura nte il periodo organogenetico. Dalla ventesima settimana di gravidanza in poi, l'uso di Moment puo' causare oligoidramnios derivante da disf unzione renale fetale. Cio' puo' verificarsi poco dopo l'inizio del tr attamento ed e' generalmente reversibile dopo l'interruzione. Inoltre, sono stati riportati casi di costrizione del dotto arterioso dopo il trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali risolti dopo l'interruzione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il s econdo trimestre di gravidanza, Moment non deve essere somministrato s e non in casi strettamente necessari. Se Moment e' usato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gr avidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. In seguito all'esposizione a Moment per diver si giorni dalla settimana gestazionale 20 in poi deve essere preso in considerazione il monitoraggio prenatale dell'oligoidramnios e della c ostrizione del dotto arterioso. Moment deve essere interrotto se si ri scontrano oligoidramnios o costrizione del dotto arterioso. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di p rostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (p rematura costrizione/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmo nare); disfunzione renale (vedere sopra); la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguin amento, un effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molt o basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente Moment e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere e paragrafo 4.3 e 5. 3). Allattamento: ibuprofene viene escreto nel latte materno, ma alle dosi terapeutiche durante il trattamento a breve termine, il rischio d i influenza sul neonato sembra improbabile. Se, invece, il trattamento e' a piu' lungo termine, lo svezzamento precoce dovrebbe essere consi derato. I FANS devono essere evitati durante l'allattamento materno. F ertilita': l'uso di Ibuprofene puo' compromettere la fertilita' femmin ile e non e' raccomandato nelle donne in attesa di concepimento. Quest o effetto e' reversibile con la sospensione del trattamento. Nelle don ne che hanno difficolta' a concepire o che sono oggetto di indagine su lla infertilita', si deve considerare l'interruzione del trattamento c on ibuprofene.
