LEVIADEX*20CPR 25MG

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DENOMINAZIONE

LEVIADEX 25 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM


CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Derivati dell'acido propionico.


PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene: dexketoprofene 25 mg come dexketoprofene trom etamolo. Eccipienti con effetti noti: 6,3 mg di sodio (come sodio amid o glicolato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI

Eccipienti del nucleo: amido di mais, cellulosa microcristallina, sodi o amido glicolato, glicerolo distearato. Eccipienti del rivestimento: ipromellosa (E-464), titanio diossido (E-171), macrogol 400.


INDICAZIONI

Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato, quali dolore m uscolo-scheletrico, dismenorrea e dolore dentale.


CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

LEVIADEX compresse non deve essere somministrato nei seguenti casi: pa zienti con ipersensibilita' al principio attivo, ad altri FANS, o ad u no qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; pazienti che hanno sviluppato asma, broncospasmo, rinite acuta, polipi nasali, orti caria o edema angioneurotico dopo esposizione a principi attivi dal me ccanismo di azione simile (per es. acido acetilsalicilico, o altri FAN S); pazienti con reazioni fotoallergiche o fototossiche note durante i l trattamento con ketoprofene o fibrati; pazienti con anamnesi di sang uinamento o perforazione gastrointestinale correlata a una precedente terapia con FANS; pazienti con ulcera peptica attiva/emorragia gastroi ntestinale in atto o un qualsiasi precedente anamnestico di sanguiname nto, ulcerazione o perforazione gastrointestinale; pazienti con dispep sia cronica; pazienti che hanno altri sanguinamenti in atto o disturbi della coagulazione; pazienti con morbo di Crohn o colite ulcerosa; pa zienti con insufficienza cardiaca grave; pazienti con insufficienza re nale da moderata a severa (clearance della creatinina <59 ml/min); paz ienti con insufficienza epatica grave (punteggio di Child-Pugh 10-15); pazienti con diatesi emorragica e altri disturbi della coagulazione; pazienti con disidratazione grave (causata da vomito, diarrea o insuff iciente assunzione di liquidi); durante il terzo trimestre di gravidan za e l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).


POSOLOGIA

Posologia. Adulti. In base alla natura e all'intensita' del dolore, la dose raccomandata e' generalmente di 12,5 mg ogni 4-6 ore o di 25 mg ogni 8 ore. La dose giornaliera totale non deve superare i 75 mg. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo usando la dose m inima efficace per la durata piu' breve necessaria a controllare i sin tomi (vedere paragrafo 4.4). LEVIADEX compresse non e' destinato all'u so a lungo termine e il trattamento va limitato al solo periodo sintom atico. Popolazione pediatrica. LEVIADEX non e' stato studiato nei bamb ini e negli adolescenti. Pertanto, la sicurezza e l'efficacia nei bamb ini e negli adolescenti non sono state stabilite e il prodotto non dev e essere usato nei bambini e negli adolescenti. Anziani. Nei pazienti anziani si raccomanda di iniziare la terapia con la dose terapeutica p iu' bassa (50 mg di dose giornaliera totale). Il dosaggio puo' essere aumentato in modo da raggiungere quello raccomandato per la popolazion e generale solo dopo che sara' stata accertata una buona tollerabilita ' generale. Compromissione epatica. I pazienti con compromissione epat ica da lieve a moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte (50 mg di dose giornaliera totale) sotto stretto controllo medico. LEVIADE X compresse non deve essere usato in pazienti con compromissione epati ca grave. Compromissione renale . Nei pazienti con compromissione rena le lieve (clearance della creatinina 60 - 89 ml/min) il dosaggio inizi ale deve essere ridotto a 50 mg di dose giornaliera totale (vedere par agrafo 4.4). LEVIADEX compresse non deve essere usato in pazienti con compromissione renale da moderata a grave (clearance della creatinina <=59 ml/min) (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione: le comp resse devono essere deglutite intere con una sufficiente quantita' di liquido (ad es. un bicchiere d'acqua). La concomitante somministrazion e di cibo ritarda la velocita' di assorbimento del farmaco (vedere le "Proprieta' farmacocinetiche"), per cui in caso di dolore acuto si rac comanda di somministrare il farmaco almeno 30 minuti prima dei pasti.


CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare le co nfezioni blister nella confezione esterna per proteggere il medicinale dalla luce.


AVVERTENZE

Usare con cautela in pazienti con anamnesi di condizioni allergiche. D eve essere evitato l'uso concomitante di LEVIADEX con altri FANS, comp resi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2. Gli effetti inde siderati possono essere ridotti al minimo usando la piu' bassa dose ef ficace per il tempo strettamente necessario a controllare i sintomi (v edere paragrafo 4.2 e i rischi gastrointestinali e cardiovascolari rip ortati di seguito). Sicurezza gastrointestinale . Sanguinamento, ulcer azione o perforazione gastrointestinale potenzialmente fatali sono sta ti riferiti con tutti i FANS, in qualsiasi momento durante il trattame nto, con o senza sintomi premonitori o precedente anamnesi di gravi ev enti gastrointestinali. Quando nei pazienti cui viene somministrato LE VIADEX si verifica sanguinamento o un'ulcerazione gastrointestinale, l a terapia deve essere interrotta. Il rischio di sanguinamento, ulceraz ione o perforazione gastrointestinale aumenta con l'aumento del dosagg io dei FANS nei pazienti con ulcera pregressa, soprattutto se complica ta da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3) e negli anziani. Gli anziani presentano una maggiore frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente sanguinamento e perforazione gastrointestinale che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Questi pazienti devono i niziare il trattamento con la dose minima disponibile. Come per tutti i FANS, prima di iniziare il trattamento con dexketoprofene, occorre i ndagare su pregresse esofagiti, gastriti e/o ulcere peptiche e assicur arsi della loro totale guarigione. I pazienti con sintomi gastrointest inali o anamnesi di malattia gastrointestinale devono essere attentame nte sorvegliati per la comparsa di disturbi digestivi, specialmente sa nguinamento gastrointestinale. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con anamnesi di patologie gastrointestinali (colit e ulcerosa, morbo di Crohn), poiche' tali condizioni possono essere es acerbate (vedere paragrafo 4.8). L'uso concomitante di agenti protetti vi (per esempio misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve e ssere considerato per questi pazienti e per i pazienti che ricevono co ntemporaneamente una bassa dose di acido acetilsalicilico o di altri f armaci che possono aumentare il rischio gastrointestinale (vedere sott o e paragrafo 4.5). I pazienti con anamnesi di tossicita' gastrointest inale, soprattutto se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addom inale insolito (soprattutto sanguinamento gastrointestinale), in parti colare nelle fasi iniziali del trattamento. Si raccomanda cautela nei pazienti cui vengono somministrati contemporaneamente farmaci che poss ono aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento, come corticosteroi di orali, anticoagulanti quali warfarin, inibitori selettivi del reupt ake della serotonina e agenti-antiaggreganti come l'acido acetilsalici lico (vedere paragrafo 4.5). Sicurezza renale. Si deve usare cautela n ei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. In questi p azienti l'uso dei FANS puo' causare un peggioramento della funzionalit a' renale, ritenzione di liquidi ed edema. Occorre cautela anche nei p azienti in terapia diuretica o che rischiano di sviluppare ipovolemia per un aumento del rischio di nefrotossicita'. Durante il trattamento occorre garantire un'adeguata assunzione di liquidi per prevenire la d isidratazione associata ad un possibile aumento della tossicita' renal e. Come tutti i FANS, il medicinale puo' causare un aumento dell'azote mia e della creatininemia. Come per altri inibitori della sintesi dell e prostaglandine, si possono verificare effetti indesiderati sul siste ma renale che possono portare a nefrite glomerulare, nefrite interstiz iale, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza re nale acuta. I pazienti anziani sono i piu' esposti al rischio di insuf ficienza renale (vedere paragrafo 4.2). Sicurezza epatica. Occorre cau tela nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica. Come gli altri FANS, il medicinale puo' causare lievi incrementi transitor i di alcuni parametri della funzionalita' epatica, e anche significati vi aumenti di AST e ALT. Nel caso si verifichi un significativo increm ento di tali parametri, la terapia deve essere interrotta. I pazienti anziani sono i piu' esposti a rischio di insufficienza della funzional ita' epatica (vedere paragrafo 4.2). Sicurezza cardiovascolare e cereb rovascolare. Per i pazienti con una anamnesi di ipertensione e/o di in sufficienza cardiaca da lieve a moderata e' necessario un appropriato monitoraggio. Occorre prestare particolare cautela nei pazienti con st oria di patologie cardiache, specialmente in quelli con precedenti epi sodi di insufficienza cardiaca. In questi pazienti e' stato infatti ri portato un aumento del rischio di scompenso cardiaco, poiche' sono sta ti riportati ritenzione di liquidi ed edema in associazione al trattam ento con i FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (soprattutto ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un lieve aumento del rischio d i eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ict us). Non ci sono dati sufficienti per escludere tale rischio per dexke toprofene. Pertanto i pazienti con ipertensione non controllata, insuf ficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, arteri opatia periferica e/o patologie cerebrovascolari devono essere trattat i con dexketoprofene solo dopo un'accurata valutazione. Analoga attenz ione deve essere prestata prima di iniziare un trattamento a lungo ter mine in pazienti con fattori di rischio per patologie cardiovascolari (per esempio ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Tutt i i FANS non selettivi sono in grado di inibire l'aggregazione piastri nica e di prolungare il tempo di sanguinamento tramite inibizione dell a sintesi delle prostaglandine. L'uso del dexketoprofene non e' quindi raccomandato nei pazienti che ricevono un'altra terapia che interferi sce con l'emostasi, come warfarin o altri cumarinici o eparine (vedere paragrafo 4.5). I pazienti anziani hanno maggiori probabilita' di ins orgenza di alterazioni della funzione cardiovascolare (vedere paragraf o 4.2). Reazioni cutanee. Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali f atali, comprese dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e n ecrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in a ssociazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fas i della terapia i pazienti sembrano essere maggiormente a rischio di i nsorgenza delle reazioni, in quanto la comparsa di reazioni si manifes ta nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Al la prima comparsa di eruzione cutanea, lesioni delle mucose o qualsias i altro sintomo di ipersensibilita', la terapia con LEVIADEX deve esse re interrotta.


INTERAZIONI

Le seguenti interazioni sono caratteristiche dei farmaci antiinfiammat ori non steroidei (FANS) in generale. Associazioni non raccomandate. A ltri FANS (inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2) e d osi elevate di salicilati (>=3 g/die): la somministrazione contemporan ea di diversi FANS puo' aumentare il rischio di ulcerazione e sanguina mento gastrointestinale a causa di un effetto sinergico. Anticoagulant i: i FANS possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4), a causa dell'elevato legame proteico plasmatico del dexketoprofene, dell'inibizione della funzione piastri nica e del danno alla mucosa gastroduodenale. Se non e' possibile evit are l'associazione, sono necessari una rigorosa osservazione clinica e il monitoraggio dei parametri di laboratorio. Eparine: rischio accres ciuto di emorragia (dovuto all'inibizione della funzione piastrinica e al danno alla mucosa gastroduodenale). Se non e' possibile evitare l' associazione, sono necessari una rigorosa osservazione clinica e il mo nitoraggio dei parametri di laboratorio. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (vedere parag rafo 4.4). Litio (descritto con molti FANS): i FANS aumentano i livell i ematici del litio che possono raggiungere valori tossici (escrezione renale del litio diminuita). Pertanto, questo parametro richiede un a ttento monitoraggio all'inizio, durante l'aggiustamento e alla fine de l trattamento con dexketoprofene. Metotrexato, usato a dosi elevate (> = 15 mg/settimana): aumentata tossicita' ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale, in generale con i farmaci antinfiammatori. Idantoine e sulfonamidi: gli effetti tossic i di queste sostanze possono essere potenziati. Associazioni che richi edono cautela. Diuretici, ACE-inibitori, antibiotici aminoglicosidi e antagonisti del recettore dell'angiotensina II: il dexketoprofene puo' ridurre l'effetto dei diuretici e dei farmaci antipertensivi. In alcu ni pazienti con funzionalita' renale compromessa (per esempio, pazient i disidratati o pazienti anziani con funzionalita' renale compromessa) , la somministrazione concomitante di agenti che inibiscono la cicloos sigenasi e gli ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotens ina II o di antibiotici aminoglicosidi puo' causare un ulteriore deter ioramento della funzionalita' renale, solitamente reversibile. In caso di prescrizione concomitante di dexketoprofene e di un diuretico, e' essenziale garantire adeguata idratazione del paziente e controllare l a funzionalita' renale all'inizio del trattamento (vedere paragrafo 4. 4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Metotrexato usato a b asse dosi (<15 mg/settimana): aumentata tossicita' ematologica del met otrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale causata generalmente dai farmaci antinfiammatori. Controllare ogni settimana l'emocromo durante le prime settimane di terapia combinata. Aumentare la sorveglianza nei pazienti anziani in presenza di insufficienza rena le anche lieve. Pentoxifillina: aumentato rischio di emorragia. Monito rare attentamente e controllare con maggiore frequenza il tempo di san guinamento. Zidovudina: aumentato rischio di tossicita' a carico della linea eritrocitaria per azione sui reticolociti, con possibile insorg enza di anemia grave una settimana dopo l'inizio del trattamento con i FANS. Controllare l'emocromo completo ed i reticolociti ogni una o du e settimane durante il trattamento con i FANS. Sulfaniluree: i FANS po ssono aumentare l'effetto ipoglicemico delle sulfaniluree per saturazi one dei siti di legame delle proteine plasmatiche. Associazioni da pre ndere in considerazione. Beta-bloccanti: il trattamento con i FANS puo ' diminuire il loro effetto antipertensivo a causa dell'inibizione del la sintesi delle prostaglandine. Ciclosporina e tacrolimus: i FANS pos sono potenziarne la nefrotossicita' a causa degli effetti mediati dall e prostaglandine renali. Durante la terapia in combinazione controllar e la funzionalita' renale. Trombolitici: aumentato rischio di emorragi a. Agenti anti-piastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione de lla serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastrointest inale (vedere paragrafo 4.4). Probenecid: puo' aumentare le concentraz ioni plasmatiche del dexketoprofene; questa interazione puo' essere do vuta ad un meccanismo inibitorio a livello della secrezione del tubulo renale e della glucuronoconiugazione e richiede un aggiustamento dell a dose di dexketoprofene. Glicosidi cardioattivi: i FANS possono aumen tare le concentrazioni plasmatiche dei glicosidi. Mifepristone: esiste un rischio teorico che gli inibitori della prostaglandina-sintetasi p ossano alterare l'efficacia del mifepristone. Evidenze limitate fanno ritenere che la somministrazione concomitante di FANS nello stesso gio rno della somministrazione di prostaglandine non influenzi negativamen te gli effetti del mifepristone o delle prostaglandine sulla maturazio ne cervicale o sulla contrattilita' uterina e non riduca l'efficacia c linica dell'interruzione medica di gravidanza. Antibiotici chinolonici : studi sull'animale indicano che alte dosi di antibiotici chinolonici in combinazione con i FANS possono aumentare il rischio di convulsion i. Tenofovir: l'uso concomitante con FANS puo' aumentare l'azotemia e la creatinina, di conseguenza va monitorata la funzione renale per ten ere sotto controllo una possibile influenza sinergica sulla funzione r enale. Deferasirox: l'uso concomitante con FANS puo' aumentare il risc hio di tossicita' gastrointestinale. Quando si somministra deferasirox con queste sostanze e' necessario effettuare un rigoroso monitoraggio clinico. Pemetrexed: l'uso concomitante con FANS puo' ridurre l'elimi nazione del pemetrexed, pertanto occorre esercitare cautela nel sommin istrare dosi piu' alte di FANS; nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina compresa tra 45 e 79 m l/min), la somministrazione concomitante di pemetrexed con FANS deve e ssere evitata per 2 giorni prima e 2 giorni dopo la somministrazione d i pemetrexed.


EFFETTI INDESIDERATI

Gli eventi avversi riportati come possibilmente collegati al dexketopr ofene negli studi clinici, oltre alle reazioni avverse riferite dopo l a commercializzazione di dexketoprofene in compresse sono incluse nell 'elenco sottostante, classificati per sistemi e organi ed in ordine di frequenza. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro (<1/10. 000): neutropenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): edema della laringe; molto raro (<1/10.00 0): reazioni anafilattiche, incluso shock anafilattico. Disturbi del m etabolismo e della nutrizione. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune (>=1/1.000, <1/100): insonnia, ansi a. Patologie del sistema nervoso. Non comune (>=1/1.000, <1/100): cefa lea, capogiri, sonnolenza; raro (>=1/10.000, <1/1.000): parestesia, si ncope. Patologie dell'occhio. Molto raro (<1/10.000): visione offuscat a. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune (>=1/1.000, <1/ 100): vertigini; molto raro (<1/10.000): tinnito. Patologie cardiache. Non comune (>=1/1.000, <1/100): palpitazioni; molto raro (<1/10.000): tachicardia. Patologie vascolari. Non comune (>=1/1.000, <1/100): vam pate di calore; raro (>=1/10.000, <1/1.000): ipertensione; molto raro (<1/10.000): ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediasti niche. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): bradipnea; molto raro (<1/10.000): broncospasmo, dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune (>=1/100, <1/10): nausea e/o vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia; non comune (>=1/1.000, <1/100): gastrite, stipsi, bocca secca, flatulenza; raro (>=1/10.000, <1/1.000): ulcera peptica, emorragia o perforazione da ulcera peptica (vedere paragrafo 4.4); molto raro (<1/10.000): pan creatite. Patologie epatobiliari. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): lesione epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune (>=1/1.000, <1/100): eruzione cutanea; raro (>=1/10.000, <1/1.0 00): orticaria, acne, sudorazione aumentata; molto raro (<1/10.000): s indrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), angioedema, edema facciale, reazione di fotosensibilit?, pruri to. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): mal di schiena. Patologie renali e urina rie. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): insufficienza renale acuta, poliuria ; molto raro (<1/10.000): nefrite o sindrome nefrosica. Patologie dell 'apparato riproduttivo e della mammella. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): disturbi mestruali, disturbi prostatici. Patologie sistemiche generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune (>=1/ 1.000, <1/100): affaticamento, dolore, astenia, brividi febbrili, male ssere; raro (>=1/10.000, <1/1.000): edema periferico. Esami diagnostic i. Raro (>=1/10.000, <1/1.000): anomalie nei test di funzionalit? epat ica. Gli effetti indesiderati piu' comunemente osservati sono di natur a gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali soprattutto negli anziani (vedere paragrafo 4.4). A seguito della somministrazione sono stati riportati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia , dolori addominali, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacerba zione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze spec iali e precauzioni di impiego). Con minore frequenza e' stata rilevata gastrite. In associazione alla terapia con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Come con altri FANS poss ono manifestarsi i seguenti effetti indesiderati: meningite asettica, che puo' verificarsi maggiormente in pazienti con lupus eritematoso si stemico o patologie a carico del tessuto connettivo; reazioni ematolog iche (porpora, anemia aplastica ed emolitica, e piu' raramente agranul ocitosi e ipoplasia midollare). Reazioni bollose compresa sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto rari). Studi cli nici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (sopr attutto a dosi elevate e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arterio si (ad esempio infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle re azioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del me dicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo de l rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e ' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite i l sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov .it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

LEVIADEX compresse e' controindicato durante il terzo trimestre di gra vidanza e l'allattamento. Gravidanza : L'inibizione della sintesi dell e prostaglandine puo' avere effetti negativi sulla gravidanza e/o sull o sviluppo dell'embrione o del feto. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo e di malformazi one cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi d elle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio asso luto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a c irca l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della s intesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre- e post-impianto e della mortalita' embrione-fetale. Inolt re, un aumento di incidenza di varie malformazioni, incluse quelle car diovascolari, e' stato riportato in animali a cui erano stati somminis trati inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Cio' nonostante, studi negli animali hanno dimostrato che dexketoprofene non ha mostrato tossicita' riproduttiva (vedere par agrafo 5.3). Dalla 20^a settimana di gravidanza in poi, l'utilizzo di LEVIADEX potrebbe causare oligoidramnios derivante da disfunzione rena le fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'i nizio del trattamento ed e' in genere reversibile con l'interruzione d el trattamento. Inoltre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la ma ggior parte dei quali si e' risolta dopo la sospensione del trattament o. Pertanto, durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, LEVIA DEX non deve essere somministrato se non quando strettamente necessari o. Se LEVIADEX e' usato da una donna in attesa di concepimento, oppure durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve esse re mantenuta piu' bassa possibile e la durata del trattamento piu' bre ve possibile. In seguito all'esposizione a LEVIADEX per diversi giorni dalla 20^a settimana di gestazione in poi, dovrebbe essere considerat o un monitoraggio antenatale dell'oligoidramnios e della costrizione d el dotto arterioso. Nel caso venisse riscontrato oligoidramnios o cost rizione del dotto arterioso, il trattamento con LEVIADEX deve essere i nterrotto. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibito ri della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: - tos sicita' cardiopolmonare (costrizione/chiusura prematura del dotto arte rioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale (vedere sopra). La madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prol ungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che pu o' verificarsi anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazion i uterine, con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio. Di c onseguenza, LEVIADEX e' controindicato durante il terzo trimestre di g ravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento : Non e' noto se il dexketoprofene venga escreto nel latte materno. LEVIADEX e' controi ndicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilita' : Co me con altri FANS, l'uso di dexketoprofene puo' danneggiare la fertili ta' femminile e non e' raccomandata la somministrazione alle donne che desiderano avere una gravidanza. Nel caso di donne con difficolta' di concepimento o che stanno svolgendo esami per infertilita', valutare l'interruzione della somministrazione di dexketoprofene.