IODIO*SOL CUT 25ML70MG+50MG/ML
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DENOMINAZIONE
IODIO NOVA ARGENTIA 70 MG/ML - 50 MG/ML SOLUZIONE CUTANEA ALCOOLICA
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antisettici e disinfettanti.
PRINCIPI ATTIVI
1 ml di soluzione contiene, principi attivi: iodio 70 mg, potassio iod uro 50 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1 .
ECCIPIENTI
Eccipienti: alcool etilico, acqua depurata.
INDICAZIONI
Disinfezione della cute integra per trattamenti occasionali.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i. Generalmente controindicato in gravidanza (vedere par. 4.6). Non us are in bambini di eta' inferiore ai 6 mesi.
POSOLOGIA
Pennellare sulla parte da trattare.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio ) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto.
AVVERTENZE
Per esclusivo uso interno. Non ingerire. Evitare il contatto con gli o cchi. L'applicazione prolungata puo' provocare irritazione e causticaz ioni della superficie trattata, pertanto il medicinale non deve essere utilizzato per trattamenti prolungati. Il medicinale deve essere appl icato solo su cute integra e non lesa, poiche' oltre a causare irritaz ione, ritarda la cicatrizzazione di ferite e abrasioni. L'uso specie s e prolungato puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e contattare il medico che potra' ad ottare idonee misure terapeutiche. Per evitare l'assorbimento eccessiv o di iodio, non coprire con bendaggi occlusive l'area della cute tratt ata. In caso di impiego per periodi prolungati su estese superfici cor poree, su mucose o sotto bendaggio occlusivo, in particolare nei bambi ni e nei pazienti con disordini tiroidei, e' necessario eseguire tests di funzionalita' tiroidea. Poiche' lo iodio puo' alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazienti di eta' superiore ai 45 anni o con g ozzo. In eta' pediatrica usare solo in casi di effettiva necessita' e sotto controllo medico. Interrompere il trattamento almeno 10 giorni p rima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato. A seguito del t rattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di funzion alita' tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri. Informazioni impor tanti su alcuni eccipienti: non pertinente.
INTERAZIONI
Se entra in contatto con l'acetone, lo iodio elementare forma un compo sto pungente irritante. Nel valutare le interazioni con altri farmaci occorre tenere in considerazione i possibili effetti sistemici di iodi o, sebbene quando somministrato localmente nelle modalita' consigliate esso venga assorbito solo in piccole quantita'. Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra c ui amiodarone e litio.
EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizza ti secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disp onibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effett i elencati. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: bruciore od irritazione, eruzioni acneiformi, iododerma, ritardo della cicatriz zazione di tessuti lesi. L'inalazione di vapori di iodio e' molto irri tante per le mucose. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipe rsensibilita' che includono orticaria, angioedema, emorragie cutanee o porpora, febbre, artralgia, linfoadenopatia e eosinofilia. Lo iodio, quando somministrato localmente nelle modalita' consigliate, viene ass orbito solo in piccole quantita' con minimi effetti sistemici. Di segu ito vengono comunque elencate le reazioni avverse dovute ad effetti si stemici del farmaco, che si potrebbero manifestare in casi di assorbim ento anomalo (usi abbondanti, prolungati o con occlusione della zona d ella cute trattata). Patologie endocrine: effetti sulla tiroide posson o provocare gozzo e ipotiroidismo, cosi' come ipertiroidismo (morbo di Basedow). Gozzo e ipotiroidismo possono manifestarsi anche nei neonat i esposti a ioduri in gravidanza. Lo iodio puo' interferire con le pro ve di funzionalita' tiroidea. Disturbi psichiatrici: depressione, inso nnia. Patologie del sistema nervoso: cefalea. Patologie gastrointestin ali: nausea, vomito, diarrea. Patologie dell'apparato riproduttivo e d ella mammella: impotenza. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni d a procedura: l'uso prolungato puo' provocare una serie di effetti avve rsi chiamati nel loro complesso "iodismo", alcuni dei quali possono es sere dovuti ad ipersensibilita'. Questi effetti avversi includono sapo re metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome simil-coriza, gonfi ore e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e au mento della lacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispn ea e bronchite. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segna lazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autor izzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitora ggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli oper atori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa so spetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http s://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Lo iodio e' scarsamente assorbito quando utilizzato nelle modalita' pr eviste. Lo iodio che raggiunge la circolazione sistemica attraversa la placenta e un eccesso di iodio e' dannoso per il feto: l'uso di iodio durante la gravidanza e' stato associato a gozzo, ipotiroidismo, prob lemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale. Lo iodio e' escreto nel latte materno. L'uso di dosi ecces sive di iodio in madri durante l'allattamento puo' aumentare il livell o di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei l attanti. L'uso di iodio, anche quando applicato localmente, e' general mente da evitare in gravidanza e durante l'allattamento.
