FROBENPRET*16PASTL LIM MIELE
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DENOMINAZIONE
FROBENPRET 8,75 MG PASTIGLIE GUSTO LIMONE E MIELE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Stomatologici, sostanze per il trattamento orale locale.
PRINCIPI ATTIVI
Una pastiglia contiene il principio attivo: flurbiprofene 8,75mg. Ecci pienti con effetti noti: glucosio, saccarosio. Per l'elenco completo d egli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Saccarosio, glucosio, macrogol, potassio idrossido, aroma limone, levo mentolo, miele.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico di stati irritativo-infiammatori anche associa ti a dolore del cavo orofaringeo (ad es. gengiviti, stomatiti, faringi ti).
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Non usare nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni. Flurbiprofene e' c ontroindicato in pazienti con nota ipersensibilita' verso il flurbipro fene o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Pa zienti che hanno precedentemente mostrato reazioni di ipersensibilita' (asma, broncospasmo, orticaria, rinite, angioedema o di tipo allergic o) verso ibuprofene, acido acetilsalicilico (aspirina) o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Flurbiprofene e' inoltre contro indicato in pazienti con storia di emorragia gastrointestinale o perfo razione correlata a precedenti trattamenti con FANS. Flurbiprofene non deve essere assunto da pazienti con colite ulcerosa attiva o anamnest ica, morbo di Crohn, ulcera peptica ricorrente o emorragia gastrointes tinale (definita come due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcera zione o sanguinamento). Flurbiprofene e' controindicato in pazienti co n grave insufficienza cardiaca, insufficienza renale o insufficienza e patica (vedere paragrafo 4.4). Ultimo trimestre di gravidanza.
POSOLOGIA
Deve essere utilizzata la minima dose efficace per il minor tempo nece ssario al fine di alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Si racco manda l'utilizzo di questo medicinale per un massimo di tre giorni. Po sologia. Adulti e ragazzi oltre i 12 anni: 1 pastiglia ogni 3-6 ore, a seconda della necessita'. Non superare la dose di 8 pastiglie nelle 2 4 ore. Popolazione pediatrica. Bambini di eta' inferiore a 12 anni: no n somministrare ai bambini di eta' inferiore a 12 anni (vedere paragra fo 4.3). Popolazioni speciali. Anziani: i dati clinici al momento disp onibili sono limitati, pertanto non puo' essere fatta alcuna raccomand azione riguardante la posologia. Gli anziani hanno un maggior rischio di gravi conseguenze in caso di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4 ). Pazienti con insufficienza epatica: non e' necessaria una riduzione del dosaggio in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderat a. Flurbiprofene e' controindicato in pazienti con insufficienza epati ca grave (vedere paragrafo 4.3). Pazienti con insufficienza renale: no n e' necessaria una riduzione del dosaggio in pazienti con insufficien za renale da lieve a moderata. Flurbiprofene e' controindicato in pazi enti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.3). Modo di s omministrazione: per uso orofaringeo. Sciogliere lentamente in bocca. Come per tutte le pastiglie, al fine di evitare irritazioni locali, an che le pastiglie a base di flurbiprofene dovrebbero essere spostate al l'interno della bocca durante la somministrazione. Se si verificano ir ritazioni della bocca, il trattamento deve essere interrotto.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la c onservazione.
AVVERTENZE
Alle dosi consigliate, l'eventuale deglutizione non comporta alcun dan no per il paziente, in quanto la dose di flurbiprofene e' ampiamente i nferiore a quella comunemente utilizzata nei trattamenti per via siste mica. Anziani: i pazienti anziani hanno una aumentata frequenza di rea zioni avverse ai FANS, specialmente emorragia gastrointestinale e perf orazione, che possono essere fatali. Patologie respiratorie: sono stat i riportati casi di broncospasmo con flurbiprofene in pazienti con ana mnesi di asma bronchiale o allergie. Flurbiprofene deve essere usato c on cautela in questi pazienti. Altri FANS: e' consigliabile non associ are il prodotto con altri FANS (vedere paragrafo 4.5). Lupus eritemato so sistemico (LES) e malattia mista del tessuto connettivo: i pazienti con Lupus eritematoso sistemico e malattia mista del tessuto connetti vo possono presentare un aumentato rischio di meningite asettica (vede re paragrafo 4.8), tuttavia questo effetto non si osserva solitamente con prodotti destinati ad un uso limitato e di breve durata come flurb iprofene. Compromissione cardiaca, renale e epatica: in pazienti con i nsufficienza renale, cardiaca o epatica il medicinale deve essere util izzato con cautela. E' stato riportato che i FANS possono causare vari e forme di nefrotossicita', incluse nefrite interstiziale, sindrome ne frosica e insufficienza renale. La somministrazione di un FANS puo' ca usare una riduzione dose-dipendente della formazione di prostaglandine e far precipitare l'insufficienza renale. I pazienti che presentano i l rischio piu' elevato di sviluppare questa reazione sono quelli con c ompromissione della funzionalita' renale, compromissione cardiaca, dis funzione epatica, quelli in terapia con diuretici e gli anziani. La fu nzionalita' renale deve essere monitorata in questi pazienti (vedere a nche paragrafo 4.3). Flurbiprofene deve essere somministrato con caute la ai pazienti con anamnesi positiva di insufficienza cardiaco o ipert ensione siccome e' stato riportato edema in associazione alla somminis trazione di flurbiprofene. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza card iaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione alla somm inistrazione di flurbiprofene e al trattamento con i FANS, sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Studi clinici e dati epide miologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS specialmente ad alti d osaggi e per trattamenti di lunga durata, puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi come ad ese mpio infarto del miocardio o ictus. Non ci sono dati sufficienti per e scludere un rischio simile per flurbiprofene. I pazienti con ipertensi one non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia i schemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebro vascolare devono essere trattati con flurbiprofene soltanto dopo atten ta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (p.es. ipertensione, iperlipidem ia, diabete mellito, fumo). Flurbiprofene, come altri FANS, puo' inibi re l'aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento. Effetti sul sistema nervoso centrale: cefalea indotta da analgesici. I n caso di utilizzo prolungato o sregolato di analgesici si puo' manife stare cefalea, che non deve essere trattata aumentando la dose del med icinale. Effetti Gastrointestinali: flurbiprofene deve essere somminis trato con cautela a pazienti con anamnesi di ulcera peptica e altre ma lattie gastrointestinali poiche' tali condizioni possono essere riacut izzate. Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcera o perforazio ne e' piu' alto all'aumentare del dosaggio di flurbiprofene in pazient i con una storia di ulcera, in particolare se complicata da emorragia e perforazione e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il tra ttamento con la piu' bassa dose disponibile. Emorragia gastrointestina le, ulcera o perforazione sono stati riportati con tutti i FANS in qua lsiasi momento del trattamento. Questi eventi avversi possono essere f atali e possono verificarsi con o senza sintomi di preavviso oppure in caso di precedente storia di gravi eventi gastrointestinali. Pazienti con anamnesi di malattie gastrointestinali, soprattutto se anziani, d evono riportare qualsiasi sintomo insolito di tipo addominale (special mente emorragia gastrointestinale) nelle fasi iniziali di trattamento. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della p iu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattame nto che occorre per controllare i sintomi (vedere il paragrafo 4.2). D eve essere raccomandata cautela in pazienti che ricevono medicinali co ncomitanti che possono incrementare il rischio di ulcerazione o sangui namento, quali corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, in ibitori selettivi del reuptake della serotonina o antiaggreganti piast rinici come acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). L'uso conco mitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori della pompa pro tonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazien ti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aum entare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragraf o 4.5). Quando il sanguinamento o l'ulcerazione gastrointestinale si v erifica in pazienti che stanno assumendo flurbiprofene, il trattamento deve essere interrotto. Effetti dermatologici: l'uso del medicinale, specie se prolungato, puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazion e o di irritazione locale. In tali casi occorre interrompere il tratta mento e consultare un medico per istituire, se necessario, una terapia idonea. Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, incluse de rmatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermic a tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l' utilizzo di FANS (vedere paragrafo 4.8). Flurbiprofene deve essere sos peso alla prima comparsa di eruzione cutanea, lesioni delle mucose o q ualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Lupus Eritematoso Sistemico (LES) e malattie del sistema connettivo: in pazienti affetti da Lupus Eritematoso Sistemico (LES) e disturbi del sistema connettivo si puo' verificare un aumento del rischio di meningite asettica (vedere paragr afo 4.8). Effetti renali: e' necessaria cautela quando si inizia il tr attamento con FANS come il flurbiprofene in pazienti con disidratazion e considerevole.
INTERAZIONI
Deve essere prestata attenzione in pazienti trattati con uno qualsiasi dei medicinali di seguito riportati, poiche' in alcuni pazienti sono state riportate interazioni. Informare comunque il medico in caso di a ssunzione di altri medicinali. Il flurbiprofene deve essere evitato in associazione con - Aspirina: a meno che l'assunzione di aspirina a ba sse dosi (non superiori a 100 mg/die o dosi profilattiche locali per p rotezione cardiovascolare) sia stata raccomandata dal medico; come con altri medicinali contenenti FANS, la somministrazione concomitante di flurbiprofene e aspirina non e' generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). In ibitori della Cox-2 e altri FANS: l'uso concomitante di altri FANS, in clusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, deve essere evit ata a causa di potenziali effetti additivi e un aumentato rischio di r eazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Il flurbiprofene deve essere u tilizzato con cautela in associazione con - Anticoagulanti: i FANS pos sono potenziare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin (ved ere paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti: aumento del rischio di emor ragia gastrointestinale. Inibitori selettivi del reuptake della seroto nina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale. Diur etici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS posson o ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. I diuretici possono anche aumentare il rischio di nefrotossicita' dei FANS. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromess a) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell 'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-oss igenasi puo' portare ad un ulteriore deterioramento della funzione ren ale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalme nte reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazie nti che assumono Flurbiprofene in concomitanza con ACE inibitori o ant agonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere som ministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in consideraz ione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e successivamente su base periodica. Alcool: puo' increm entare il rischio di reazioni avverse, specialmente di sanguinamento n el tratto gastrointestinale. Glicosidi cardiaci: i FANS possono esacer bare l'insufficienza cardiaca, ridurre il VGR (velocita' di filtrazion e glomerulare) ed aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi. Ciclos porina: aumento del rischio di nefrotossicita'. Corticosteroidi: aumen to del rischio di ulcera gastrointestinale o di emorragia con FANS (ve dere paragrafo 4.4). Litio: ci sono prove per un possibile aumento dei livelli plasmatici di litio. Metotressato: ci puo' essere un aumento dei livelli plasmatici di metotressato. Mifepristone: i FANS non devon o essere utilizzati per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepr istone, poiche' i FANS possono ridurre l'effetto del mifepristone. Ant ibiotici chinolonici: dati ottenuti sugli animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere u n aumentato rischio di sviluppare convulsioni. Tacrolimus: possibile a umento del rischio di nefrotossicita' quando i FANS sono somministrati insieme a tacrolimus. Zidovudina: aumento del rischio di tossicita' e matologica quando i FANS sono somministrati con zidovudina.
EFFETTI INDESIDERATI
L'impiego locale del medicinale, specie se prolungato, puo' dare origi ne a fenomeni di sensibilizzazione o di irritazione locale. La dissolu zione nel cavo orale del medicinale in forma di pastiglie puo' essere accompagnata da sensazioni di calore o formicolio a carico dell'orofar inge. In tali casi occorre interrompere il trattamento ed istituire, s e necessario, una terapia idonea. Sono stati segnalati, in particolare dopo la somministrazione di formulazioni ad uso sistemico, i seguenti effetti indesiderati. Essi si riferiscono a quelli rilevati con l'uso di flurbiprofene usato a breve termine e a dosi compatibili con la cl assificazione di medicinali di automedicazione. In caso di trattamento di condizioni croniche e per lunghi periodi di tempo possono verifica rsi effetti indesiderati aggiuntivi. Gli effetti indesiderati associat i all'uso di flurbiprofene sono di seguito suddivisi in base alla clas sificazione per sistemi e organi e alla frequenza. La frequenza e' def inita come: molto comune (>= 1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comun e (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10. 000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni gruppo di frequenza, gli effett i indesiderati sono riportati in ordine di decrescente gravita'. Patol ogie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia; molto raro: agr anulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, trombocitopenia, leuc openia, neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipe rsensibilita'; raro: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ritenzione di fluidi. Disturbi psichiatric i. Non comune: insonnia; raro: depressione, stato confusionale; molto raro: allucinazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, cefalea, parestesia; non comune: sonnolenza; non nota: accidente cereb rovascolare, neurite ottica, emicrania, parestesia, stati confusionali , vertigine, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi v isivi. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito, v ertigine. Patologie cardiache. Non comune: insufficienza cardiaca. Pat ologie vascolari. Non comune: ipertensione. Patologie respiratorie, to raciche e mediastiniche. Comune: irritazione della gola; non comune: a sma, broncospasmo e dispnea, vesciche nell'orofaringe, ipoestesia orof aringea. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, ulcere della bo cca, nausea, dolore orale, parestesia orale, dolore orofaringeo, fasti dio orale (sensazione di caldo o bruciore, formicolio della bocca), do lore addominale, costipazione, dispepsia, flatulenza, vomito, melena, ematemesi, emorragia gastrointestinale; non comune: distensione addomi nale, secchezza della bocca, glossodinia, disgeusia, disestesia orale, gastrite, perforazione gastrointestinale, ulcera gastrica, ulcera duo denale; molto raro: pancreatite; non nota: colite, esacerbazione del m orbo di Crohn. Patologie epatobiliari. Molto raro: ittero, ittero cole statico, funzionalita' epatica anormale; non nota: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, orticaria, pr urito, porpora, angioedema, reazioni di fotosensibilita'; molto raro: gravi reazioni dermatologiche (ad es. Eritema multiforme, dermatosi bo llose includenti sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epider mica). Patologie renali ed urinarie. Raro: nefrotossicita' in varie fo rme (ad es. Nefrite tubulo-interstiziale, sindrome nefrotica, insuffic ienza renale e insufficienza renale acuta); non nota: glomerulonefriti . Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministraz ione. Comune: affaticamento, malessere, disagio, edema; non comune: pi ressia, dolore. Esami diagnostici. Comune: anormalita' ai test di funz ionalita' epatica, prolungamento del tempo di sanguinamento. Disturbi del sistema immunitario: in seguito al trattamento con FANS sono state riportate reazioni di ipersensibilita'. Queste possono consistere in: (a) reazioni allergiche non specifiche ed anafilassi; (b) reattivita' del tratto respiratorio, ad esempio asma, asma aggravata, broncospasm o, dispnea; oppure (c) vari disturbi cutanei, inclusi ad esempio eruzi oni cutanee di diversi tipi, prurito, orticaria, porpora, angioedema e , piu' raramente, dermatosi esfoliativa e bollosa (inclusi necrolisi e pidermica tossica ed eritema multiforme). Patologie cardiache e vascol ari: sono stati riportati casi di edema, ipertensione e insufficienza cardiaca in associazione al trattamento con FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'assunzione di alcuni FANS (soprattu tto se a dosaggi elevati e in caso di trattamento a lungo termine) puo ' essere associato ad un aumento del rischio di eventi trombotici arte riosi (per esempio infarto del miocardio oppure ictus) (vedere paragra fo 4.4). Patologie del Sistema Nervoso: meningite asettica (specialmen te in pazienti con disturbi autoimmuni esistenti come ad esempio Lupus Eritematoso Sistemico e disturbi del tessuto connettivo) con sintomi quali collo rigido, cefalea, nausea, vomito, febbre o disorientamento (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse piu' comunemente osservate sono di natura gastrointestinale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si veri ficano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto p ermette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del me dicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-a vverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risu ltati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di abo rto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un ini bitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravi danza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da men o dell'1% fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aument a con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministra zione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di prov ocare un aumento della perdita pre e post-impianto e della mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni , inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, d urante il periodo organogenetico. Non ci sono dati clinici sull'uso di Frobenpret durante la gravidanza. Anche se l'esposizione sistemica e' inferiore rispetto alla somministrazione orale, non e' noto se l'espo sizione sistemica di Frobenpret raggiunta dopo la somministrazione top ica possa essere dannosa per un embrione/feto. Dalla 20^a settimana di gravidanza in poi, l'utilizzo di flurbiprofene potrebbe causare oligo idramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa condizione po trebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed e' in genere reversibile con l'interruzione del trattamento. Inoltre, sono s tati riportati segnalazioni di costrizione del dotto arterioso a segui to del trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte delle quali si e' risolta dopo l'interruzione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, Frobenpret non deve ess ere somministrato se non strettamente necessario. Se somministrato, la dose deve essere la minima possibile e la durata del trattamento la p iu' breve possibile. In seguito all'esposizione a flurbiprofene per di versi giorni dalla 20^a settimana di gestazione in poi, dovrebbe esser e considerato un monitoraggio antenatale dell'oligoidramnios e della c ostrizione del dotto arterioso. In caso di oligoidramnios o di costriz ione del dotto arterioso, il trattamento con flurbiprofene deve essere interrotto. Durante il terzo trimestre di gravidanza, l'uso sistemico di inibitori della prostaglandina sintasi, incluso Frobenpret, puo' i ndurre tossicita' cardiopolmonare e renale nel feto. Al termine della gravidanza puo' verificarsi un tempo di sanguinamento prolungato sia n ella madre che nel bambino e il travaglio potrebbe richiedere un tempo maggiore. Pertanto, Frobenpret e' controindicato durante il terzo tri mestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento: nei p ochi studi fino ad ora disponibili, i FANS possono comparire nel latte materno in concentrazioni molto basse. Se possibile, i FANS devono es sere evitati durante l'allattamento. Vedere paragrafo 4.4 riguardo la fertilita' femminile. Fertilita': sono disponibili evidenze che indica no che gli inibitori della cicloossigenasi/sintesi delle prostaglandin e possono causare una compromissione della fertilita' femminile median te un effetto sull'ovulazione. Questo e' reversibile in seguito ad int erruzione del trattamento.
