FLUMARIN*OS GRAT 20BUST 350MG
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DENOMINAZIONE
FLUMARIN 350 MG GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antinfiammatorio non steroideo.
PRINCIPI ATTIVI
Flumarin 350 mg granulato per sospensione orale, una bustina bipartita contiene principio attivo: morniflumato 350 mg. Eccipienti con effett o noto: saccarosio, sorbitolo, aspartame, giallo arancio (E 110). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Granulato per sospensione orale: saccarosio, sorbitolo, aroma di banan a su maltodestrina, aroma di frutta, polivinilpirrolidone insolubile, metilidrossipropilcellulosa, aspartame, glicirrizinato d'ammonio, gomm a xantan, polisorbato 20, sodio laurilsolfato, giallo arancio S (E 110 ).
INDICAZIONI
Adulti e adolescenti sopra i 15 anni: stati flogistici dolorosi e non dolorosi, anche accompagnati da febbre, a carico dell'apparato O.R.L. (sinusiti, otiti, tonsilliti, faringiti, laringiti).
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti elencati al paragrafo 6.1. Soggetti con ulcera gastroduodenale e so ggetti con ipersensibilita', precedenti di allergia o d'asma provocati dalla somministrazione di acido niflumico/morniflumato o di sostanze con attivita' simile come altri FANS e aspirina (vedere paragrafo 4.5) . Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a prec edenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorre nte (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinam ento). Grave insufficienza epatica, renale e cardiaca. Bambini e adole scenti al di sotto dei 15 anni di eta'. Adolescenti con anamnesi ulcer osa, di rectiti o rettorragie. Terzo trimestre di gravidanza (vedere p aragrafo 4.6). Allattamento. Il granulato (bustine) contiene aspartame , pertanto e' controindicato nei casi di fenilchetonuria.
POSOLOGIA
Adulti e adolescenti sopra i 15 anni: 2 bustine di Flumarin 350 mg, 2 volte al giorno. Anziani (oltre 65 anni): 1 bustina di Flumarin 350 mg , 2-3 volte al giorno. Nel trattamento di pazienti anziani la posologi a deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare un a eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Il medicinale deve es sere utilizzato per trattamenti di breve durata. La durata di trattame nto con Flumarin non deve superare i 5 giorni. Popolazione pediatrica: non utilizzare nei bambini e adolescenti con eta' inferiore ai 15 ann i. Modo di somministrazione: aprendo la bustina lungo la linea indicat a "dose intera" si ottiene una dose di 350 mg. Flumarin deve essere so mministrato a stomaco pieno. Gli effetti indesiderati possono essere m inimizzati con l'uso della piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione.
AVVERTENZE
Come altri FANS, morniflumato puo` contribuire a scatenare una crisi a smatica in pazienti che presentano asma associata a rinite cronica, si nusite cronica e/o poliposi nasale. La somministrazione di morniflumat o puo' provocare un attacco d'asma, in particolare in certi soggetti a llergici all'acido acetilsalicilico o ad un FANS. Dati di letteratura suggeriscono che l'uso dell'acido niflumico nella popolazione pediatri ca potrebbe essere associato ad un aumentato rischio di reazioni muco- cutanee gravi. Durante il trattamento con morniflumato possono manifes tarsi emorragia gastrointestinale o ulcere/perforazioni, senza che si siano manifestati precedentemente eventi simili. Il rischio relativo a umenta negli anziani, nei soggetti debilitati, nelle persone con basso peso corporeo e pazienti che sono sottoposti a terapia con anticoagul anti o antiaggreganti piastrinici (vedi 4.5). Il trattamento deve esse re interrotto immediatamente in caso di emorragia gastrointestinale o ulcera. Morniflumato deve essere somministrato con cautela e sotto str etto controllo medico in pazienti con storia di disturbi digestivi (ul cera peptica, ernia iatale, emorragia gastrointestinale, etc.). Mornif lumato puo' mascherare gli usuali segni e sintomi di un'infezione; per tanto, deve essere usato con cautela in pazienti con infezioni in atto o in quelli a rischio di infezione, anche se ben controllati. Eccezio nalmente la varicella puo' causare gravi complicazioni di tipo infetti vo della cute e dei tessuti molli. Al momento non puo' essere escluso che i FANS possano favorire l'aggravarsi di queste infezioni. Consegue ntemente e' consigliabile evitare l'uso di morniflumato in caso di var icella (vedi 4.8). Nel corso di trattamenti prolungati sono consigliab ili periodici esami emocromocitometrici e degli indici di funzionalita ' epatica e renale. Precauzioni d'impiego: il volume urinario e la fun zione renale devono essere strettamente controllati all'inizio del tra ttamento con morniflumato in pazienti con insufficienza cardiaca croni ca, insufficienza renale o epatica, che assumono diuretici, che sono s tati sottoposti ad interventi chirurgici maggiori con conseguente ipov olemia, ed in particolare in soggetti anziani. L'uso di Flumarin deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettiv i della COX-2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata del trattamento piu' b reve possibile che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiova scolari). Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: un adeguato moni toraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anam nesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmen te ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' essere asso ciato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti p er escludere un rischio simile per morniflumato. I pazienti con iperte nsione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopati a ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cere brovascolare devono essere trattati con morniflumato soltanto dopo att enta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate pri ma di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidem ia, diabete mellito, fumo). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi m omento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointesti nale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che as sumono FLUMARIN il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono esse re somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia g astrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condiz ioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesider ati). Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci co ncomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorra gia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibito ri selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti com e l'aspirina (vedere paragrafo 4.5). Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Negli anziani e in pazienti con storia di ulce ra, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere para grafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o p erforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti d evono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'us o concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pa zienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere paragrafo 4. 5). Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolar e anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusual e (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Effetti cutanei: gravi reazioni cutanee, alc une delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate m olto raramente in associazione all'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8) . Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu' alt o rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Flumarin deve essere int errotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qu alsiasi altro segno di ipersensibilita'. Il granulato (bustine) contie ne saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intoll eranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da i nsufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicin ale.
INTERAZIONI
Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS po ssono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensi vi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pa zienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'a ngiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossig enasi puo' portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renal e, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalment e reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazient i che assumono morniflumato in concomitanza con ACE inibitori o antago nisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere sommin istrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti dev ono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazion e il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia co ncomitante. Rischio collegato ad iperpotassiemia: alcuni prodotti medi cinali o classi terapeutiche possono favorire l'insorgenza di iperpota ssiemia: sali di potassio, diuretici, inibitori dell'ACE (enzima di co nversione dell'angiotensina), inibitori dell'angiotensina II, FANS, ep arine (sia a basso peso molecolare che non frazionata), ciclosporina, tacrolimus e trimetoprim. L'insorgenza di iperpotassiemia puo' dipende re dall'esistenza di fattori associati. Questo rischio aumenta quando c'e' una combinazione con i prodotti medicinali sopra menzionati. Risc hio collegato all'effetto antiaggregante: molte sostanze sono coinvolt e nelle interazioni a causa delle loro proprieta' antiaggreganti: aspi rina e FANS, ticlopidina e clopidogrel, tirofiban, eptifibatide e abci ximab, iloprost. L'uso di molti agenti antiaggreganti piastrinici aume nta il rischio di emorragia come anche la loro combinazione con eparin e, anticoagulanti orali e trombolitici. Tale uso deve essere soggetto a regolare controllo clinico e biologico. Agenti antiaggreganti e inib itori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del ris chio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagul anti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). Corticosteroidi: aumento del risch io di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4) . La somministrazione contemporanea di morniflumato con i seguenti pro dotti richiede uno stretto controllo clinico e biologico del paziente. Combinazioni sconsigliate. Con altri fans (inclusi acido acetilsalici lico ed altri salicilati): e' stato riscontrato un aumentato rischio d i ulcere gastrointestinali ed emorragie (sinergia additiva). Con altri anticoagulanti: e' stato riscontrato un aumentato rischio di sanguina mento (inibizione della funzione piastrinica e danno alla mucosa gastr oduodenale causata da FANS). Se tale combinazione non puo' essere evit ata, e' richiesto uno stretto controllo clinico e di laboratorio del p aziente. Con eparina a dosi curative o in pazienti anziani: si e' risc ontrato un aumentato rischio di emorragia (inibizione della funzione p iastrinica ed irritazione della mucosa gastroduodenale causata da FANS ). Se tale combinazione non puo' essere evitata, e' richiesto uno stre tto controllo clinico e di laboratorio del paziente. I FANS devono ess ere somministrati per pochi giorni. Con litio: i livelli di litio nel sangue risultano aumentati e si possono raggiungere concentrazioni tos siche (ridotta escrezione renale di litio). Ove necessario, i livelli di litio nel sangue devono essere strettamente controllati e la posolo gia del litio deve essere aggiustata durante il trattamento in combina zione e dopo che il trattamento con FANS e' stato interrotto. Con meto tressato, usato a dosi superiori di 15 mg a settimana: e' stato riscon trato un aumentato rischio di tossicita' ematologica causata da metotr essato (gli antiinfiammatori riducono la clearance renale del metotres sato). Combinazioni che richiedono precauzioni d'impiego. Con diuretic i, ACE inibitori, ed inibitori dell'angiotensina II: si e' riscontrata insufficienza renale acuta in pazienti a rischio (anziani e/o soggett i disidratati) a causa di una diminuzione della filtrazione glomerular e (i FANS inibiscono le prostaglandine vasodilatatrici). Riidratare il paziente. All'inizio del trattamento deve essere controllata la funzi one renale. Con metotressato usato a dosi inferiori a 15 mg per settim ana: e' stato riscontrato un aumentato rischio di tossicita' ematologi ca causata da metotressato (gli antiinfiammatori riducono la clearance renale del metotressato). La conta ematologica deve essere controllat a settimanalmente durante le prime settimane di trattamento di combina zione. In caso si verifichi insufficienza renale (anche se lieve), e n ei pazienti anziani, e' richiesto uno stretto controllo. Combinazioni che devono essere prese in considerazione: con altri antiaggreganti pi astrinici (ticlopidina, clopidogrel, tirofiban, eptifibatide e abcixim ab, iloprost) e con eparine a dosi profilattiche e' stato riscontrato un aumentato rischio di emorragia. Con altri agenti che provocano iper potassiemia (sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, in ibitori dell'ACE (enzima di conversione dell'angiotensina), inibitori dell'angiotensina II, altri FANS, eparine (sia a basso peso molecolare che non frazionata), ciclosporina, tacrolimus e trimetoprim) e' stato riscontrato un aumentato rischio di iperpotassiemia. Con beta bloccan ti (per estrapolazione dei dati dell'indometacina): e' stata riscontra ta una riduzione dell'effetto antiipertensivo (i FANS inibiscono le pr ostaglandine vasodilatatrici). Con ciclosporina: rischio di potenziame nto degli effetti nefrotossici, in particolare nel paziente anziano.
EFFETTI INDESIDERATI
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni F ANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) p uo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi tromb otici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragraf o 4.4). Gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente osserva ti sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptic he, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in par ticolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo somministrazione d i Flumarin sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, bruciore gastrico, dolore epigastrico, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, ulcere dell'appa rato digerente con o senza emorragia, emorragie visibili o nascoste, c olite emorragica, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere par agrafo 4.4 - speciali avvertenze e precauzioni d'impiego). Meno freque ntemente sono state osservate gastriti. Incrementi nella posologia e n ella durata del trattamento influenzano l'aumento della frequenza di t ali effetti. Cardiovascolari: in associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Ipe rsensibilita': reazioni cutanee e muco-cutanee: sono stati descritti c asi di rash cutaneo, orticaria, vasculiti, porpora, pruriti, rari casi di eritema multiforme ed eruzioni bollose includenti sindrome di Stev ens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente); fotosens ibilizzazione in rari casi; reazioni respiratorie: crisi asmatiche in alcuni soggetti, specialmente quelli allergici all'acido acetilsalicil ico o ad altri FANS; reazioni generali: malessere con ipotensione, sho ck anafilattico. Sistema nervoso centrale: raramente si possono manife stare cefalea e vertigini. Apparato renale: disfunzione renale acuta, nefriti interstiziali, casi eccezionali di sindrome nefrotica. Apparat o muscolo-scheletrico: sono stati riportati pochi casi di fluorosi oss ea dopo trattamento ad alte dosi per parecchi anni. Test di laboratori o: eccezionalmente, alterazione dei test di funzionalita' epatica, tro mbocitopenia e leucopenia. Possibili falsi positivi al test urinario p er i cannabinoidi. Altri: eccezionalmente, in caso di varicella, posso no manifestarsi gravi complicanze infettive cutanee (vedi 4.4). Segnal azione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicina le e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapp orto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' rich iesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sist ema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/co ntent/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Fertilita': il medico deve fare attenzione ai casi di infertilita' sec ondaria non ovulatoria causata dalla non rottura del follicolo di Graa fian, che sono stati riportati nelle pazienti che assumevano come trat tamento a lungo termine inibitori della sintesi delle prostaglandine. Tale infertilita' e' reversibile con l'interruzione del trattamento. G ravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessa re negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultat i di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibito re della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanz a. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno de ll'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenta c on la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazio ne di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provoca re un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' emb rione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui e rano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, du rante il periodo organogenetico. A partire dalla ventesima settimana d i gravidanza, l'uso di Flumarin puo' causare oligoidramnios dovuto a d isfunzione renale fetale. Questa condizione puo' verificarsi poco dopo l'inizio del trattamento e di solito e' reversibile con l'interruzion e dello stesso. Inoltre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la ma ggior parte dei quali si e' risolta dopo la sospensione del trattament o. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, Fl umarin non deve essere somministrato se non strettamente necessario. S e Flumarin e' somministrato ad una donna che sta pianificando una grav idanza, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, deve ess ere utilizzata la dose piu' bassa possibile per il tempo piu' breve po ssibile. In seguito all'esposizione a Flumarin per diversi giorni dall a ventesima settimana di gestazione in poi, il monitoraggio antenatale per l'oligoidramnios e per la costrizione del dotto arterioso deve es sere preso in considerazione. Flumarin deve essere interrotto se si ri scontra oligoidramnios o costrizione del dotto arterioso. Durante il t erzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di pro staglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (pre matura costrizione/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmona re); disfunzione renale (vedere sopra); la madre e il neonato, al term ine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguina mento, un effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o p rolungamento del travaglio Conseguentemente, Flumarin e' controindicat o durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3 ). Allattamento: la concentrazione di acido niflumico/morniflumato nel latte e' scarsa. Tuttavia, a scopo precauzionale, l'allattamento al s eno deve essere sospeso.
