BUSCOFENPOCKET*OS 10BUST 400MG

Disponibile
SKU: 045386075
Prezzo standard €10,90 EUR
Spedizioni in 24/72 ore
Spedizione gratuita per ordini sup. a 69 €
Reso in 14 giorni
Assistenza Qualificata Tel 081 18 399488

Pagamento sicuro con

  • Apple Pay
  • Google Pay
  • Maestro
  • Mastercard
  • PayPal
  • Shop Pay
  • Visa


DENOMINAZIONE

BUSCOFENPOCKET 400 MG POLVERE ORALE IN BUSTINA


CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci antinfiammatori/antireumatici, non steroidei, derivati dell'ac ido propionico.


PRINCIPI ATTIVI

Ogni bustina monodose contiene ibuprofene 400 mg. Eccipiente con effet ti noti: isomaltitolo (E953). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI

Isomaltitolo (E953), acido citrico, acesulfame potassio (E 950), glice rolo distearato (Tipo I), aroma limone 502336 TP0551 (contiene maltode strine del mais, alfa tocoferolo (E 307)).


INDICAZIONI

Buscofenpocket e' indicato per il trattamento sintomatico di breve dur ata di dolori di intensita' lieve-moderata come cefalea, mal di denti e dismenorrea. Buscofenpocket e' inoltre indicato per il trattamento s intomatico di breve durata della febbre. Buscofenpocket 400 mg e' racc omandato per adulti e adolescenti con peso corporeo pari o superiore a 40 kg (di eta' pari o superiore ai 12 anni).


CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti elencati al paragrafo 6.1. Pazienti con un'anamnesi di broncospasmo , asma, rinite, orticaria o angioedema associati all'assunzione di aci do acetilsalicilico o di altri medicinali antinfiammatori non steroide i. Anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale correlat i a precedente terapia con FANS. Presenza o anamnesi di ulcera peptica /emorragia ricorrente (due o piu' episodi distinti di ulcerazione o sa nguinamento dimostrati). Emorragia cerebrovascolare o altra emorragia in atto. Pazienti con grave insufficienza epatica, grave insufficienza renale (velocita' di filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min) o grave insufficienza cardiaca (NYHA classe IV) (vedere paragrafo 4.4). Grave disidratazione (dovuta a vomito, diarrea o assunzione insuffici ente di liquidi). Disturbi dell'emopoiesi di origine sconosciuta, per es. trombocitopenia. Durante l'ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).


POSOLOGIA

Posologia: solo per uso di breve durata. Gli effetti indesiderati poss ono essere limitati usando la dose minima efficace per la durata minim a necessaria a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Negli adu lti questo medicinale non deve essere usato per piu' di 3 giorni in ca so di febbre o per piu' di 4 giorni in caso di dolore. Consultare il m edico se i sintomi persistono o peggiorano. Negli adolescenti di eta' superiore ai 12 anni, il medicinale non deve essere utilizzato per piu ' di 3 giorni. Consultare il medico se i sintomi persistono o peggiora no. Adulti e adolescenti con peso corporeo pari o superiore a 40 kg (d i eta' pari o superiore ai 12 anni): la dose iniziale e' di 1 bustina di Buscofenpocket 400 mg. Se necessario e' possibile assumere una ulte riore bustina di Buscofenpocket 400 mg. L'intervallo tra le dosi deve essere scelto in linea con i sintomi osservati e la dose giornaliera m assima raccomandata. Non deve essere inferiore a sei ore. Non superare la dose di 1200 mg (3 bustine di Buscofenpocket 400 mg) nelle 24 ore. Bambini di eta' inferiore ai 12 anni e adolescenti con peso corporeo < 40 kg: Buscofenpocket 400 mg non e' adatto a bambini di eta' inferio re ai 12 anni e adolescenti con peso corporeo < 40 kg. Anziani: nei pa zienti anziani, il dosaggio e' lo stesso di quello per gli adulti, ma e' necessario prestare maggiore cautela (vedere paragrafo 4.4). Compro missione della funzionalita' epatica o renale: Buscofenpocket 400 mg e ' controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica o grave insufficienza renale (vedere paragrafo 4.3). Nei pazienti con compromi ssione lieve-moderata della funzionalita' renale o epatica non e' nece ssaria una riduzione della dose, tuttavia e' necessario prestare maggi ore cautela (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione: uso oral e. Mettere la polvere orale sulla lingua, lasciarla dissolvere e poi i nghiottirla; non e' necessaria acqua. Si consiglia l'assunzione durant e i pasti, particolarmente alle persone con stomaco delicato.


CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.


AVVERTENZE

E' necessaria cautela nei pazienti: con un'anamnesi di ipertensione e/ o insufficienza cardiaca, poiche' in associazione alla terapia con FAN S sono stati segnalati ritenzione idrica ed edema (vedere qui di segui to e paragrafo 4.8); con compromissione renale da lieve e moderata, po iche' potrebbe verificarsi un ulteriore deterioramento della funzional ita' renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.8); con disfunzione epatica da l ieve a moderata (vedere paragrafi 4.2 e 4.8); che siano appena stati s ottoposti a un intervento chirurgico importante; con alterazione conge nita del metabolismo della porfirina (ad esempio porfiria intermittent e acuta). Gli effetti indesiderati possono essere limitati usando la d ose minima efficace per la durata minima necessaria a controllare i si ntomi (vedere paragrafo 4.2 e successive sezioni relative ai rischi ga strointestinali e cardiovascolari). Disturbi respiratori: in pazienti affetti da asma bronchiale o malattia allergica o con un'anamnesi di q uesti disturbi potrebbe insorgere broncospasmo. Anziani: gli anziani p resentano un'aumentata frequenza di reazioni avverse ai FANS, in parti colare sanguinamenti e perforazioni gastrointestinali, che possono ess ere fatali (vedere paragrafo 4.8). Sicurezza gastrointestinale: sangui namento, ulcerazioni e perforazioni gastrointestinali potenzialmente f atali sono stati segnalati con tutti i FANS in qualsiasi momento duran te il trattamento, con o senza sintomi premonitori o un'anamnesi prece dente di gravi eventi gastrointestinali. Il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale e' maggiore all'aumentare delle dosi dei FANS, nei pazienti con un'anamnesi di ulcera, in parti colare se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3 ), e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la dose minima disponibile. Per questi pazienti, nonche' per i pazien ti che richiedono l'uso concomitante di basse dosi di acido acetilsali cilico o di altri medicinali che possono aumentare il rischio gastroin testinale (vedere qui di seguito e paragrafo 4.5), si deve valutare la terapia combinata con agenti protettori (per es. misoprostolo o inibi tori della pompa protonica). I pazienti con un'anamnesi di tossicita' gastrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsia si sintomo addominale insolito (specialmente sanguinamento gastrointes tinale), in particolare durante le fasi iniziali del trattamento. Si c onsiglia cautela nei pazienti che ricevono farmaci concomitanti che po trebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, quali i corticosteroidi orali, anticoagulanti quali il warfarin, inibitori sel ettivi della ricaptazione della serotonina o agenti antipiastrinici qu ali l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Se si verifica un 'emorragia o un'ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono ibuprofene, il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4 .3). I FANS devono essere somministrati con cautela in pazienti con un 'anamnesi di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Cro hn), perche' questi disturbi possono risultare esacerbati (vedere para grafo 4.8). Reazioni cutanee severe: molto raramente, in associazione all'uso di FANS sono state segnalate gravi reazioni cutanee, alcune de lle quali fatali, tra cui dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-J ohnson e necrolisi tossica epidermica (vedere paragrafo 4.8). I pazien ti sembrano essere a maggior rischio di sviluppare queste reazioni all 'inizio della terapia: nella maggior parte dei casi le reazioni insorg ono entro il primo mese di trattamento. E' stata segnalata pustolosi e santematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali conte nenti ibuprofene. La terapia con Buscofenpocket deve essere interrotta non appena compaiano eruzioni cutanee, lesioni della mucosa o qualsia si altro segno di ipersensibilita'. Eccezionalmente, la varicella puo' essere all'origine di gravi complicazioni infettive a carico della cu te e dei tessuti molli. Si raccomanda di evitare l'uso di ibuprofene i n corso di varicella. Mascheramento dei sintomi di infezioni sottostan ti: Buscofenpocket puo' mascherare i sintomi di infezione, cosa che po trebbe ritardare l'avvio di un trattamento adeguato e peggiorare perta nto l'esito dell'infezione. Cio' e' stato osservato nella polmonite ba tterica acquisita in comunita' e nelle complicanze batteriche della va ricella. Quando Buscofenpocket e' somministrato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a infezione, e' consigliato il monitorag gio dell'infezione. In contesti non ospedalieri, il paziente deve rivo lgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano. Lupus eritemato so sistemico e malattia mista del tessuto connettivo: si consiglia cau tela nei pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico (LES) e malat tia mista del tessuto connettivo, poiche' potrebbero essere a maggior rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8). Effetti cardiova scolari e cerebrovascolari: e' necessaria cautela (discuterne anche co n il medico o il farmacista) prima di iniziare il trattamento in pazie nti con un'anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congest izia lieve-moderata, poiche' in associazione alla terapia con FANS son o stati segnalati ritenzione idrica, ipertensione ed edema. Studi clin ici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente in dosi elevate (2400 mg/giorno), puo' essere associato a un modesto aumento del risc hio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto miocardico o i ctus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che bass e dosi di ibuprofene (per es. <= 1200 mg/giorno) siano associate a un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipe rtensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (NYHA II -III), cardiopatia ischemica accertata, arteriopatia periferica e/o ma lattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta valutazione ed evitando dosi elevate (2400 mg/giorno).


INTERAZIONI

Per i pazienti che assumono ibuprofene in concomitanza con i medicinal i elencati qui di seguito si dovrebbe prendere in considerazione il mo nitoraggio dei parametri clinici e biologici. Si sconsiglia l'uso di i buprofene in associazione ai seguenti medicinali. Altri FANS, compresi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2: l'uso in associazion e ad altri FANS, inclusi gli inibitori della COX-2, deve essere evitat o, a causa dei potenziali effetti additivi (vedere paragrafo 4.4). L'u so concomitante di diversi FANS puo' aumentare il rischio di ulcere ga strointestinali e sanguinamento a causa dell'effetto sinergico. Acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante di ibuprofene e aci do acetilsalicilico non e' generalmente raccomandata, a causa del pote nziale aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effetto dell'acido a cetilsalicilico a bassi dosaggi sull'aggregazione piastrinica, quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Anche se vi so no incertezze riguardanti l'estrapolazione di questi dati alla situazi one clinica, non si puo' escludere la possibilita' che l'uso regolare, a lungo termine, di ibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotetti vo dell'acido acetilsalicilico a bassi dosaggi. Nessun effetto clinica mente rilevante e' probabile in caso di impiego occasionale di ibuprof ene (vedere paragrafo 5.1). L'ibuprofene deve essere usato con cautela in associazione ai seguenti medicinali. Diuretici, ACE inibitori, far maci betabloccanti e antagonisti dell'angiotensina-II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antipertensivi. I d iuretici possono anche aumentare il rischio di nefrotossicita' associa ta ai FANS. In alcuni pazienti con funzionalita' renale compromessa (p er es. pazienti disidratati o anziani con funzionalita' renale comprom essa), la co-somministrazione di un ACE inibitore, di un medicinale be tabloccante o di un antagonista dell'angiotensina-II e di agenti che i nibiscono la cicloossigenasi puo' portare a un ulteriore deteriorament o della funzionalita' renale, che comprende una possibile insufficienz a renale acuta, generalmente reversibile. Pertanto, tale associazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I p azienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in co nsiderazione il monitoraggio della funzionalita' renale dopo l'inizio della terapia concomitante e periodicamente in seguito. La somministra zione concomitante di Buscofenpocket e diuretici risparmiatori di pota ssio puo' provocare iperkaliemia. Glicosidi cardiaci: i FANS possono e sacerbare l'insufficienza cardiaca, ridurre la filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi cardiaci (per es. digos sina). Litio: la somministrazione contemporanea di ibuprofene e medici nali contenenti litio puo' provocare un aumento dei livelli sierici di litio. Fenitoina: i FANS possono ridurre l'eliminazione della fenitoi na. Metotrexato: esistono evidenze di un possibile aumento dei livelli plasmatici di metotrexato. I FANS inibiscono la secrezione tubulare d i metotrexato e possono ridurne la clearance. In caso di trattamento c on metotrexato ad alti dosaggi, si dovrebbe evitare la somministrazion e di ibuprofene (FANS). Si deve prendere in considerazione il rischio di interazione tra FANS e metotrexato anche in caso di trattamento con metotrexato a bassi dosaggi, soprattutto nei pazienti con compromissi one renale. Se si associano metotrexato e FANS, si deve monitorare la funzionalita' renale. Si consiglia cautela se FANS e metotrexato vengo no somministrati entro 24 ore, poiche' i livelli plasmatici di metotre xato possono aumentare, con conseguente aumento della tossicita'. Tacr olimus: aumento del rischio di nefrotossicita' quando i due medicinali vengono somministrati contemporaneamente. Ciclosporina: aumento del r ischio di nefrotossicita' in caso di assunzione concomitante di FANS. Mifepristone: a causa delle proprieta' antiprostaglandiniche dei FANS, puo' teoricamente determinarsi una diminuzione dell'efficacia del med icinale. L'evidenza limitata suggerisce che la co-somministrazione di FANS nel giorno di somministrazione delle prostaglandine non influenza negativamente gli effetti del mifepristone o della prostaglandina sul la maturazione cervicale o sulla contrattilita' uterina e non riduce l 'efficacia clinica del medicinale sull'interruzione di gravidanza. Cor ticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o sanguinamento gastr ointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti: i FANS possono au mentare gli effetti degli anticoagulanti quali il warfarin (vedere par agrafo 4.4). Agenti antipiastrinici e inibitori selettivi della ricapt azione della serotonina (SSRI): aumento del rischio di sanguinamento g astrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Sulfaniluree: i FANS possono potenziare l'effetto delle sulfaniluree. Sono stati segnalati rari cas i di ipoglicemia in pazienti in trattamento con sulfaniluree che assum evano ibuprofene. Durante l'assunzione concomitante, si consiglia per precauzione un controllo dei valori ematici di glucosio. Zidovudina: a umento del rischio di tossicita' ematologica quando i FANS vengono som ministrati contemporaneamente alla zidovudina. Esistono evidenze di un maggior rischio di emartrosi ed ematoma in emofiliaci HIV positivi qu ando trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. Probenec id e sulfinpirazone: i medicinali che contengono probenecid o sulfinpi razone possono ritardare l'escrezione di ibuprofene. L'azione uricosur ica di queste sostanze risulta diminuita. Aminoglicosidi: i FANS posso no diminuire l'escrezione degli aminoglicosidi. Antibiotici chinolonic i: dati da studi su animali indicano che i FANS possono aumentare il r ischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazien ti che assumono FANS e chinoloni possono presentare un maggior rischio di sviluppare convulsioni. Inibitori del CYP2C9: la somministrazione concomitante di ibuprofene con inibitori del CYP2C9 puo' aumentare l'e sposizione all'ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con vo riconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si e' osservata una e sposizione al S-(+)-ibuprofene aumentata di circa l'80-100%. Si deve p rendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano contemporaneamente forti inibitori del CYP2C9, in pa rticolare quando dosi elevate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo.


EFFETTI INDESIDERATI

Patologie gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente osser vati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcera pept ica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta con esit o fatale, soprattutto negli anziani. In seguito alla somministrazione di ibuprofene, sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenz a, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stom atite ulcerativa ed esacerbazione della colite e del morbo di Crohn (v edere paragrafo 4.4). Meno frequentemente sono state osservate gastrit i. Disturbi del sistema immunitario: in seguito al trattamento con ibu profene, sono state segnalate reazioni di ipersensibilita', che posson o consistere in: reazioni allergiche non specifiche e anafilassi, reat tivita' del tratto respiratorio, comprendente asma, anche grave, bronc ospasmo o dispnea, oppure vari disturbi della pelle, tra cui eruzioni cutanee di vario tipo, prurito, orticaria, porpora, angioedema e, molt o raramente, eritema multiforme, dermatosi bollose (incluse sindrome d i Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica). Infezioni ed infest azioni: in concomitanza con l'uso di ibuprofene e' stato descritto un peggioramento delle infiammazioni associate all'infezione da virus var icella-zoster (per es. sviluppo di fascite necrotizzante). Cio' e' pro babilmente associato al meccanismo di azione dei FANS. Pertanto, se du rante l'assunzione di ibuprofene il paziente nota la comparsa o il peg gioramento di segni di infezione, si raccomanda di rivolgersi immediat amente al medico. Deve essere investigato se esiste un'indicazione per una terapia anti-infettiva/antibiotica. Patologie della cute e del te ssuto sottocutaneo: in casi eccezionali, possono verificarsi gravi inf ezioni cutanee e complicanze a carico dei tessuti molli in corso di in fezione da varicella (vedere paragrafo 4.4). Patologie cardiache e vas colari: in associazione alla terapia con FANS sono stati segnalati ede ma, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente in dosi elevate (2400 mg/giorno) , puo' essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi tro mbotici arteriosi quali infarto miocardico o ictus (vedere paragrafo 4 .4). Le reazioni avverse possibilmente correlate a ibuprofene sono ele ncate di seguito per frequenza e per classificazione per sistemi e org ani secondo MedDRA. I gruppi di frequenza sono classificati secondo le seguenti categorie: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 - < 1/10 ); non comune (>= 1/1.000 - < 1/100); raro (>= 1/10.000 - < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (non puo' essere stimata in base ai dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Non comune: rinite; rar o: meningite asettica; sintomi di meningite asettica come cefalea, nau sea, vomito, febbre, collo rigido o perdita di coscienza. I pazienti c on alcuni disturbi del sistema immunitario (lupus eritematoso sistemic o o malattia mista del tessuto connettivo) sembrano essere maggiorment e a rischio. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: panci topenia, anemia, leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocit osi, anemia aplastica, anemia emolitica. I primi sintomi possono esser e: febbre, dolore alla gola, ulcere superficiali della bocca, sintomi simil-influenzali, grave spossatezza, sanguinamento inspiegabile e liv idi. In questi casi, deve essere consigliato al paziente di interrompe re immediatamente l'uso del medicinale in modo da evitare qualsiasi au to-medicazione con analgesici o antipiretici e di consultare un medico . L'emocromo deve essere controllato regolarmente durante la terapia d i lunga durata. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita' con eruzioni cutanee e prurito, nonche' attacchi di asma (eventualmente con abbassamento della pressione sanguigna). In questo caso il paziente deve informare immediatamente il medico e non assumere piu' Buscofenpocket; molto raro: gravi reazioni di ipersensi bilita'. I sintomi potrebbero essere: gonfiore del viso, della lingua e della laringe con restringimento delle vie aeree, dispnea, tachicard ia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave). Se uno di ques ti sintomi si verifica, cosa che puo' accadere al primo utilizzo, e' n ecessaria assistenza medica immediata. Disturbi psichiatrici. Non comu ne: insonnia, ansia; raro: depressione, stato confusionale; molto raro : reazioni psicotiche. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiro; non comune: parestesia, sonnolenza, agitazione, irritabilit a'; raro: neurite ottica. Patologie dell'occhio. Non comune: compromis sione visiva. In questi casi il paziente deve informare il medico e in terrompere l'assunzione di ibuprofene; raro: neuropatia ottica tossica . Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: compromissione dell'udito, vertigine, tinnito. Patologie cardiache. Molto raro: insuf ficienza cardiaca, infarto miocardico (vedere anche paragrafo 4.4). Pa tologie vascolari. Molto raro: ipertensione arteriosa, vasculite. Pato logie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: asma, bronc ospasmo, dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: bruciore di sto maco, nausea, vomito, diarrea, costipazione, flatulenza, dispepsia, do lore addominale, melena, ematemesi, emorragia gastrointestinale; non c omune: gastriti, ulcere gastrointestinali, potenzialmente con sanguina mento e perforazione, stomatiti ulcerative, esacerbazione della colite e morbo di Crohn. L'uso di Buscofenpocket deve essere interrotto se i l paziente presenta un dolore significativo nella parte superiore dell 'addome, vomita sangue, presenta sangue nelle feci o feci nere; molto raro: esofagite, stenosi intestinale diaframma-simile, pancreatite. Pa tologie epatobiliari. Non comune: epatite, itterizia, funzione epatica anormale; molto raro: danno epatico, specialmente con trattamento di lunga durata, insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessut o sottocutaneo. Comune: eruzioni cutanee (diverse); non comune: ortica ria, prurito, porpora, angioedema, reazioni di fotosensibilita'; molto raro: reazioni bollose, tra cui sindrome di Stevens-Johnson e necroli si tossica epidermica (sindrome di Lyell), eritema multiforme, alopeci a; non nota: pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG).


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale. D ati ottenuti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del risch io di aborto, malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un i nibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gra vidanza. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata del la terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sint esi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della per dita pre- e post-impianto e della mortalita' embrio-fetale. Inoltre, u n aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiova scolare, e' stato segnalato in animali ai quali erano stati somministr ati inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo or ganogenetico. L'ibuprofene non deve essere somministrato durante il pr imo e il secondo trimestre di gravidanza, a meno che non sia assolutam ente necessario. Se l'ibuprofene e' usato da donne che stanno tentando di concepire o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta quanto piu' bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Nel terzo trimes tre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostagland ine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusur a prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamn ios. La madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: un possibil e prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse; un'inibizione delle con trazioni uterine, con conseguente ritardo o prolungamento del travagli o. Di conseguenza, l'ibuprofene e' controindicato durante il terzo tri mestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Allattamento: solo piccol e quantita' di ibuprofene e dei suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Poiche' non sono noti effetti dannosi per i neonati, non e' di solito necessario interrompere l'allattamento durante l'uso a breve termine di ibuprofene alle dosi consigliate. Fertilita': vi sono alcu ne evidenze che le sostanze che inibiscono la cicloossigenasi/la sinte si delle prostaglandine possano compromettere la fertilita' femminile mediante un effetto sull'ovulazione. Tale effetto e' reversibile dopo l'interruzione del trattamento.