BRUFEN ANALGESICO*12CPR 200MG

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DENOMINAZIONE

BRUFEN ANALGESICO COMPRESSE RIVESTITE CON FILM


CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Prodotti antinfiammatori e antireumatici, non steroidei, derivati dell 'acido propionico.


PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene 200 mg di ibuprofene (come sale di lisina). Og ni compressa contiene 400 mg di ibuprofene (come sale di lisina). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: cellulosa, microcristallina (E460), silice col loidale anidra (E551), crospovidone (E1202), povidone (E1201), magnesi o stearato (E572), talco (E553b). Rivestimento della compressa: polivi nil alcool idrolizzato (E1203), titanio diossido (E171), macrogol (E15 21), talco (E553b). Inchiostro da stampa: gommalacca (E904), ossido di ferro nero (E172), idrossido di ammonio (E527).


INDICAZIONI

Per il trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato, quale c efalea, dolore dentale, dolore mestruale e febbre e dolore nel raffred dore comune.


CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

L'ibuprofene e' controindicato nei pazienti: con ipersensibilita' alla sostanza attiva o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragr afo 6.1, con precedenti reazioni da ipersensibilita' (ad es. broncospa smo, angioedema, rinite, orticaria o asma) in risposta all'acido aceti lsalicilico (ASA) o ad altri antinfiammatori non steroidei (FANS), con presenza o anamnesi di ulcera peptica/emorragia ricorrente (due o piu ' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento), con ana mnesi di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precede nti trattamenti con FANS, con grave insufficienza epatica, grave insuf ficienza renale o grave insufficienza cardiaca (Classe IV dell'NYHA) ( vedere paragrafo 4.4), (Solo 200 mg) bambini al di sotto di 20 kg di p eso (circa 6 anni di eta'), (Solo 400 mg) adolescenti al di sotto di 4 0 kg di peso o bambini minori di 12 anni di eta', con emorragia cerebr ovascolare o altri tipi di emorragia attiva, con disturbi della formaz ione del sangue non chiariti, - con grave disidratazione (causata da v omito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi), durante l'ultim o trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).


POSOLOGIA

Adulti e adolescenti >= 40 kg di peso corporeo (12 anni di eta' e oltr e). (Solo 200 mg) Dose iniziale: 200 mg o 400 mg. Se necessario puo' e ssere assunta una dose addizionale di 1 o 2 compresse (da 200 mg a 400 mg). Il corrispondente intervallo tra dosi deve essere scelto in base ai sintomi e alla dose massima giornaliera raccomandata. Non deve ess ere inferiore a 6 ore per una dose da 400 mg e non inferiore a 4 ore p er una dose da 200 mg. Non superare la dose di 1200 mg in qualsiasi pe riodo di 24 ore. (Solo 400 mg) Dose iniziale: 400 mg. Se necessario pu o' essere assunta una dose addizionale di 400 mg. Il corrispondente in tervallo tra dosi deve essere scelto in base ai sintomi e alla dose ma ssima giornaliera raccomandata. Non deve essere inferiore a 6 ore per una dose da 400 mg. Non superare la dose di 1200 mg in qualsiasi perio do di 24 ore. Popolazione pediatrica. (Solo 200 mg) Bambini oltre i 6 anni (20 kg - 40 kg di peso corporeo): l'ibuprofene deve essere usato solo in bambini con un peso corporeo di almeno 20 kg. La dose massima giornaliera di ibuprofene e' di 20 - 30 mg di ibuprofene per kg di pes o corporeo, divisi in 3 o 4 dosi individuali con un intervallo tra dos i da 6 a 8 ore. Non deve essere superata la dose massima giornaliera r accomandata. Non deve essere superato un dosaggio massimo di 30 mg/kg di ibuprofene in un periodo di 24 ore. Si applicano le seguenti inform azioni relative al dosaggio. Peso corporeo: 20 kg - 29 kg. Dose singol a: 1 compressa (200 mg di ibuprofene); dose massima giornaliera: 3 com presse (equivalenti a 600 mg di ibuprofene). Peso corporeo: 30 kg - 39 kg. Dose singola: 1 compressa (200 mg di ibuprofene); dose massima gi ornaliera: 4 compresse (equivalenti a 800 mg di ibuprofene). Nel caso in cui questo medicinale sia richiesto per piu' di 3 giorni nei bambin i di eta' superiore ai 6 anni e negli adolescenti o nel caso in cui i sintomi peggiorino e' necessario rivolgersi al medico. Bambini minori di 6 anni: ibuprofene e' controindicato in bambini minori di 6 anni. ( Solo 400 mg) Ibuprofene e' controindicato negli adolescenti al di sott o di 40 kg di peso corporeo o nei bambini minori di 12 anni. Nel caso in cui questo medicinale sia richiesto per piu' di 3 giorni nei bambin i di eta' superiore ai 12 anni e negli adolescenti o nel caso in cui i sintomi peggiorino e' necessario rivolgersi al medico. Gli effetti in desiderati possono essere minimizzati con l'uso della minima dose effi cace per la piu' breve durata possibile di trattamento necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Solo per uso a breve ter mine. Se il medicinale e' richiesto per piu' di 3 giorni in caso di fe bbre o per piu' di 4 giorni per il trattamento del dolore o se i sinto mi peggiorano, il paziente deve essere consigliato di consultare un me dico. Pazienti anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della do se. I pazienti anziani devono essere monitorati in modo particolarment e attento a causa del possibile profilo degli effetti indesiderati (ve dere paragrafo 4.4). Pazienti con sensibilita' gastrica: i pazienti co n stomaco sensibile devono assumere Brufen Analgesico durante un pasto . L'assunzione di ibuprofene dopo un pasto puo' ritardare l'insorgenza della sua azione. Se questo accade, non deve essere assunto ibuprofen e addizionale oltre a quanto specificato al paragrafo 4.2 (Posologia) o fino a quando e' trascorso il corrispondente intervallo tra dosi. Pa zienti con compromissione renale: nessuna riduzione di dose e' richies ta nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale da lieve a moderata. Per i pazienti con grave disfunzione renale, vedere parag rafo 4.3. Pazienti con compromissione epatica: nessuna riduzione di do se e' richiesta nei pazienti con compromissione della funzionalita' ep atica da lieve a moderata. Per i pazienti con grave disfunzione epatic a, vedere paragrafo 4.3. Modo di somministrazione: solo per somministr azione orale e uso a breve termine. Le compresse di ibuprofene devono essere deglutite intere con abbondante acqua. Non masticare le compres se.


CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede speciali condizioni per la conservazion e.


AVVERTENZE

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose min ima efficace per il tempo piu' breve necessario ad ottenere il control lo dei sintomi (vedere effetti sui sistemi gastrointestinale e cardiov ascolare). Si deve usare cautela durante la somministrazione di ibupro fene in pazienti che soffrono delle seguenti condizioni, che possono p eggiorare: disturbi congeniti del metabolismo della porfirina (per es. porfiria acuta intermittente), disturbi della coagulazione (l'ibuprof ene puo' prolungare la durata del sanguinamento), direttamente dopo in terventi di chirurgia maggiore, lupus eritematoso sistemico e malattia mista del tessuto connettivo (ad es. rischio aumentato di meningite a settica) (vedere paragrafo 4.8), ipertensione e/o insufficienza cardia ca, poiche' la funzionalita' renale puo' deteriorarsi (vedere paragraf i 4.3 e 4.8), in pazienti che soffrono di febbre da fieno, polipi nasa li o disturbi respiratori ostruttivi cronici, poiche' per loro esiste un rischio aumentato di reazioni allergiche. Questi possono presentare un attacco d'asma (cosi' detta asma da analgesici), edema di Quincke o orticaria, in pazienti che reagiscono con allergia ad altre sostanze , poiche' esiste anche un rischio aumentato di comparsa di reazioni da ipersensibilita' durante l'uso di ibuprofene. Anziani: gli anziani pr esentano una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialm ente sanguinamento gastrointestinale e perforazione, che possono esser e fatali (vedi sezione 4.2). Reazioni respiratorie: un broncospasmo pu o' essere precipitato in pazienti che soffrono di asma bronchiale o ma lattie allergiche o con anamnesi di tali patologie. Altri FANS: l'uso di ibuprofene con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ci clo-ossigenasi-2, aumenta il rischio di reazioni avverse e deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). Effetti renali: compromissione renale , poiche' la funzionalita' renale puo' deteriorarsi ulteriormente (ved ere paragrafi 4.3 e 4.8). In termini generali, l'assunzione abituale d i analgesici, in particolare l'associazione di diverse sostanze analge siche, puo' portare ad un danno renale permanente con rischio di insuf ficienza renale (nefropatia da analgesici). Questo rischio puo' aument are sotto sforzo fisico associato con perdita di sali e disidratazione . Pertanto deve essere evitato. Esiste un rischio di compromissione re nale nei bambini e negli adolescenti disidratati. Effetti epatici: dis funzione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). E' appropriato sospende re la terapia con ibuprofene quando si verifica deterioramento della f unzionalita' epatica in concomitanza con la sua somministrazione. Dopo la sospensione del trattamento, lo stato di salute di solito si norma lizza. E' appropriato anche un monitoraggio occasionale della glicemia . Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: si richiede particolare cautela (discutere con il medico o il farmacista) prima di iniziare il trattamento in pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienz a cardiaca, perche' in associazione alla terapia con FANS sono state s egnalate ritenzione idrica, ipertensione ed edema. I pazienti che soff rono di ipertensione non controllata (classe II-III dell'NYHA), insuff icienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malatti a arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere tra ttati con ibuprofene solo dopo un'attenta valutazione e si devono evit are dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione deve essere ese rcitata anche prima di iniziare il trattamento a lungo termine in pazi enti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (per es. iperte nsione, iperlipidemia, diabete mellito o fumo), in particolare se sono necessarie dosi elevate di ibuprofene (2400 mg/die). Studi clinici su ggeriscono che l'uso di ibuprofene, soprattutto ad una dose elevata (2 400 mg/die) e per trattamenti a lungo termine, puo' essere associato a d un leggero aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per e sempio infarto miocardico o ictus). In generale, gli studi epidemiolog ici non indicano che basse dosi di ibuprofene (per es. <=1200 mg/die) siano associate a un aumento del rischio di eventi trombotici arterios i. Sono stati segnalati casi di sindrome di Kounis in pazienti trattat i con Brufen Analgesico. La sindrome di Kounis e' stata definita come sintomi cardiovascolari secondari ad una reazione allergica o di ipers ensibilita' associata alla costrizione delle arterie coronarie e che p uo' indurre l'infarto miocardico. Alterazione della fertilita' femmini le: vi sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la sintesi de lle cicloossigenasi/ prostaglandine, possono causare alterazioni della fertilita' femminile, mediante un effetto sull'ovulazione. Questo e' reversibile dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.6) . Sicurezza gastrointestinale: i FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con anamnesi di malattia gastrointestinale (colit e ulcerosa, morbo di Crohn), poiche' tali condizioni possono essere es acerbate (vedere paragrafo 4.8). Durante il trattamento con tutti i FA NS, in qualsiasi momento durante la terapia, con o senza sintomi di pr eavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono st ate riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali. Nei pazienti con anamnesi di ulcera, sopra ttutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3 ), e negli anziani, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulceraz ione o perforazione e' maggiore con l'aumento delle dosi di FANS. Ques ti pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disp onibile. E' opportuno considerare l'uso concomitante di agenti protett ivi (per es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) sia per q uesti pazienti sia per i pazienti che assumono in concomitanza basse d osi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). I pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare s e anziani, devono riferire qualsiasi sintomo di natura gastrointestina le inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare n elle fasi iniziali del trattamento. E' necessaria cautela nel trattame nto di pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumen tare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali , anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi della ricaptazi one di serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilic o (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione g astrointestinale in pazienti che assumono ibuprofene, il trattamento d eve essere sospeso.


INTERAZIONI

L'uso di ibuprofene deve essere evitato in associazione con acido acet ilsalicilico: la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido a cetilsalicilico non e' generalmente raccomandata a causa del potenzial e aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effetto dell'acido acetil salicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i due far maci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene ci siano incert ezze riguardanti l'estrapolazione di questi dati dalla situazione clin ica, non si puo' escludere la possibilita' che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'a cido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante v iene considerato probabile in seguito ad uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Altri FANS inclusi salicilati e inibitori sel ettivi della cicloossigenasi-2: evitare l'uso concomitante di due o pi u' FANS, perche' puo' aumentare il rischio di ulcere gastrointestinali e di sanguinamento dovuti ad un effetto sinergico (vedere paragrafo 4 .4). Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli antico agulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). Diuretici, ACE inib itori, beta bloccanti e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS posso no ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per es. pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co- somministrazione di un ACE inibitore, di un beta bloccante o di un ant agonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema de lla cicloossigenasi, puo' avere come conseguenza un ulteriore deterior amento della funzione renale, compresa insufficienza renale acuta, che e' generalmente reversibile. Pertanto, l'associazione deve essere som ministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in consideraz ione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e successivamente con cadenza regolare. Diuretici rispar miatori di potassio: la somministrazione concomitante di ibuprofene e diuretici risparmiatori di potassio, puo' portare a iperpotassiemia (s i raccomanda il controllo del potassio sierico). Corticosteroidi: aume nto del rischio di reazioni avverse, specialmente del tratto gastroint estinale (ulcerazione o emorragia gastrointestinale) (vedere paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastrointe stinale (vedere paragrafo 4.4). Digossina: i FANS possono esacerbare l 'insufficienza cardiaca, ridurre la velocita' di filtrazione glomerula re e aumentare i livelli plasmatici di digossina. Un controllo della d igossina sierica non e' richiesto, come regola, nell'uso corretto (mas simo 4 giorni). Fenitoina: l'uso concomitante di ibuprofene con prepar azioni di fenitoina puo' aumentare i livelli sierici di fenitoina. Un controllo della fenitoina sierica non e' richiesto, come regola, nell' uso corretto (massimo 4 giorni). Litio: vi e' evidenza di potenziali a umenti dei livelli plasmatici di litio. Un controllo del litio sierico non e' richiesto, come regola, nell'uso corretto (massimo 4 giorni). Metotrexato: la somministrazione di ibuprofene entro 24 ore prima dell a somministrazione di metotrexato puo' portare ad un aumento della con centrazione di metotrexato e a un aumento degli effetti tossici. Ciclo sporina: il rischio di un effetto dannoso sui reni dovuto alla ciclosp orina viene aumentato dalla co-somministrazione di alcuni FANS. Questo effetto non puo' essere escluso anche per l'associazione della ciclos porina con l'ibuprofene. Mifepristone: i FANS non devono essere usati per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone, perche' i FA NS possono ridurre l'effetto del mifepristone. Sulfinpirazone: i medic inali che contengono sulfinpirazone possono ritardare l'escrezione di ibuprofene. Probenecid: i medicinali che contengono probenecid possono ridurre l'escrezione dei FANS e possono aumentare le loro concentrazi oni sieriche. Tacrolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossic ita' se i FANS vengono co-somministrati con tacrolimus. Zidovudina: au mentato rischio di tossicita' ematologica quando i FANS vengono co-som ministrati con zidovudina. Si raccomanda una conta delle cellule del s angue 1-2 settimane dopo l'inizio della co-somministrazione. Ci sono i ndicazioni di un aumento del rischio di emartrosi ed ematoma in pazien ti HIV positivi con emofilia in trattamento concomitante con zidovudin a e ibuprofene. Sulfaniluree: i FANS possono sia aumentare che diminui re l'effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree. Si consiglia cautela in caso di trattamento simultaneo. Antibiotici chinolonici: dati negl i animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsi oni associato con gli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono presentare un aumento del rischio di svilupp are convulsioni. Alcool, bifosfonati, oxpentifillina (pentossifillina) e sulfinpirazone: possono potenziare gli effetti gastrointestinali e il rischio di sanguinamento o ulcerazione. Baclofene: aumento della to ssicita' del baclofene.


EFFETTI INDESIDERATI

I possibili effetti collaterali sono quelli osservati con ibuprofene a cido. Gli effetti indesiderati sono per lo piu' dose-dipendenti e vari ano individualmente. In particolare il rischio di emorragia gastrointe stinale e' dipendente dalla dose e dalla durata del trattamento. Per a ltri fattori di rischio, vedere paragrafo 4.4. I seguenti effetti inde siderati sono legati all'uso a breve termine di ibuprofene a basso dos aggio (fino a 1200 mg al giorno per dolori e febbre da lievi a moderat i). Altri effetti indesiderabili possono verificarsi con trattamenti p er altre indicazioni o uso prolungato. Gli effetti indesiderati associ ati ad ibuprofene sono elencati nella tabella di seguito secondo class ificazione per sistemi e organi e frequenza. Le frequenze sono definit e come molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 e < 1/10), non comune (>= 1/1000 e < 1/100), raro (>= 1/10.000 e < 1/1000), molto raro (< 1/ 10.000) e non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati dispo nibili). Per ogni frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di frequenza discendente. Patologie del sistema emolinfopoieti co. Molto raro: patologie ematopoietiche ^1. Disturbi del sistema immu nitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita' con urticaria e prur ito ^2; molto raro: gravi reazioni da ipersensibilita'. I sintomi poss ono comprendere: gonfiore di viso, lingua e laringe, edema, dispnea, t achicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o grave shock) ^2. Dis turbi psichiatrici. Raro: confusione, allucinazioni; non nota: disturb i psicotici, depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal d i testa, sonnolenza, vertigini, affaticamento, agitazione, capogiri, i nsonnia, irritabilita'; molto raro: meningite asettica. Patologie dell 'occhio. Non nota: ambliopia ^4, visione offuscata ^4, visione ridotta ^4. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Molto raro: palpitazioni, infarto del miocardio, edema pol monare acuto; non nota: insufficienza cardiaca, edema, sindrome di Kou nis. Patologie vascolari. Non nota: ipertensione arteriosa. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite; molto rar o: esacerbazione dell'asma; non nota: reazioni delle vie respiratorie come broncospasmo, asma o dispnea ^2. Patologie gastrointestinali. Mol to comune: pirosi, dolore addominale, nausea, dispepsia, diarrea, flat ulenza, stipsi e vomito ^5; comune: ulcera peptica ^6, perforazione o sanguinamento gastrointestinali ^6, melena, ematemesi, stomatite ulcer ativa, colite; non comune: gastrite; molto raro: esofagite, pancreatit e, restringimento intestinale; non nota: esacerbazione di colite e mal attia di Crohn ^7. Patologie epatobiliari. Molto raro: disfunzione epa tica, danno epatico, specialmente nell'uso a lungo termine, insufficie nza epatica, epatite acuta e ittero ^8. Patologie della cute e del tes suto sottocutaneo. Non comune: fotosensibilita', eruzione cutanea ^2; molto raro: reazioni avverse cutanee severe (SCAR) (inclusi eritema mu ltiforme, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necroli si epidermica tossica) ^2; non nota: alopecia ^9, reazione avversa con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome di DRESS). Pustolosi esante matica acuta generalizzata (PEAG). Patologie renali e urinarie. Non co mune: sviluppo di edema, specialmente in pazienti con ipertensione art eriosa o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstizia le che puo' essere associata a insufficienza renale ^10; raro: necrosi papillare renale ^10; molto raro: insufficienza renale acuta ^10, dis uria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: disturbi mestruali. Esami diagnostici. Raro: aumento dell'azoto ureic o, delle transaminasi e della fosfatasi alcalina, diminuzione dei valo ri dell'emoglobina e dell'ematocrito, inibizione dell'aggregazione pia strinica, diminuzione del calcio sierico, aumento dell'acido urico sie rico; non nota: prolungamento del tempo di sanguinamento ^11. Descrizi one di reazioni avverse selezionate. ^1 Esempi includono anemia, leuco penia, trombocitopenia, pancitopenia e agranulacitosi. Primi segni: fe bbre, mal di gola, ulcere della bocca, sintomi simil-influenzali, sint omi di grave affaticamento, sanguinamento nasale e cutaneo. ^2 Reazion i di ipersensibilita': possono includere (a) reazioni allergiche non s pecifiche e anafilassi, (b) reazioni delle vie respiratorie inclusi as ma, esacerbazione dell'asma, broncospasmo e dispnea, oppure (c) varie reazioni cutanee, inclusi orticaria, esantema e porpora, talvolta asso ciati a prurito. Sono stati riportati angioedema e, in casi rari, derm atiti esfoliative e bollose, inclusi necrolisi epidermica tossica, sin drome di Stevens-Johnson ed eritema multiforme. Alcune reazioni che in cludono irritazione meningea e letargia sono considerate associate a r eazioni di ipersensibilita'. Lupus eritematoso sistemico e altre patol ogie del collagene sono fattori di rischio per casi gravi di reazioni generalizzate di ipersensibilita'. Reazioni generali di ipersensibilit a' non sono comuni. I sintomi possono includere febbre con eruzione cu tanea, dolore addominale, mal di testa, nausea e vomito, segni di dann o epatico e perfino sintomi meningei. In casi rari, l'ibuprofene puo' portare a broncospasmo in soggetti predisposti. ^3 Il meccanismo patog enico della meningite asettica farmaco-indotta non e' totalmente compr eso. I dati disponibili sulla meningite asettica FANS-correlata sugger iscono tuttavia una reazione di ipersensibilita' (dovuta alla correlaz ione temporale tra la somministrazione del medicinale e la scomparsa d ei sintomi dopo interruzione del trattamento). Sono stati osservati ca si isolati di sintomi di meningite asettica come rigidita' della nuca, mal di testa, vomito, febbre e disorientamento durante il trattamento con ibuprofene in pazienti con malattie autoimmuni preesistenti (lupu s eritematoso sistemico e patologie miste del tessuto connettivo). ^4 Sono stati osservati effetti reversibili. ^5 Gli effetti indesiderati piu' comuni sono effetti indesiderati gastrointestinali. ^6 Non comune mente fatale, specialmente nei pazienti anziani. Vedere Avvertenze spe ciali e precauzioni di impiego. ^7 vedere paragrafo 4.4. ^8 Reazioni e patotossiche possono verificarsi come parte di reazioni generalizzate di ipersensibilita'. ^9 e' stata segnalata alopecia reversibile nelle donne di colore. ^10 Specialmente per uso prolungato, associato con el evate concentrazioni di urea sierica, diminuita escrezione di urine ed edema. Inclusa necrosi papillare. ^11 L'ibuprofene puo' prolungare il tempo di sanguinamento a dosi superiori a 1000 mg al giorno.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. I dati provenienti da studi epidemiologici evidenziano un aumentato rischio d i aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di u n inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gra vidanza. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata del la terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sint esi di prostaglandine ha indotto un aumento della perdita pre- e post- impianto e mortalita' embrio-fetale. Inoltre, negli animali a cui eran o stati somministrati inibitori della sintesi di prostaglandine durant e il periodo dell'organogenesi, e' stato riportato un aumento dell'inc idenza di varie malformazioni, compresa quella cardiovascolare. Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l'utilizzo di ibuprofene potrebbe causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattame nto ed e' in genere reversibile con l'interruzione del trattamento. In oltre, sono stati riportati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte risolt i dopo la sospensione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'ibuprofene non deve essere sommini strato, se non in casi strettamente necessari. Qualora l'ibuprofene ve nga utilizzato da una donna in attesa di concepimento o durante il pri mo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del tratt amento devono essere mantenute le piu' basse possibili. In seguito all 'esposizione a ibuprofene per diversi giorni dalla 20a settimana di ge stazione in poi, dovrebbe essere considerato un monitoraggio antenatal e dell'oligoidramnios e della costrizione del dotto arterioso. In caso di oligoidramnios o di costrizione del dotto arterioso, il trattament o con ibuprofene deve essere interrotto. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine posso no esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (prematura costrizion e/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare), disfunzione renale (vedere sopra); la madre e il neonato, alla fine della gravidan za, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto a ntiaggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse, inibizion e delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento de l travaglio. Conseguentemente, l'uso di ibuprofene e' controindicato d urante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento: solo piccole quantita' di ibuprofene e dei prodotti del suo metabolismo vengono escrete nel latte materno. Ad ora non sono not i effetti dannosi nel lattante. Di conseguenza, ibuprofene puo' essere utilizzato durante l'allattamento per il trattamento di dolore e febb re a breve termine e alle dosi raccomandate. La sicurezza per uso prol ungato non e' stata stabilita. Fertilita': vi sono evidenze che mostra no che i farmaci che inibiscono la cicloossigenasi/sintesi delle prost aglandine possono causare compromissione della fertilita' femminile a seguito di un effetto sull'ovulazione. Questo evento e' pero' reversib ile con la sospensione del trattamento.